Per il presidente di Confcommercio Fvg l’unica strada da percorrere.
“Ci si aspettava qualche piccola luce in fondo al tunnel e, invece, siamo ritornati a un anno fa”. Giovanni Da Pozzo, vicepresidente nazionale e presidente regionale di Confcommercio del Friuli Venezia Giulia, commenta con grande preoccupazione il ritorno della regione in uno scenario da lockdown, con la chiusura pure dei negozi dopo quella di bar e ristoranti in zona arancione.
“La rapida circolazione del virus – prosegue Da Pozzo – e il conseguente aggravarsi della situazione sanitaria sul territorio ci costringono purtroppo a rivivere il film già visto di una drammatica emergenza, con gran parte delle attività del commercio, del pubblico esercizio e dell’ospitalità chiamate a sopportare chiusure e limitazioni imposte dalla situazione. Un quadro a tinte fosche che può essere almeno parzialmente migliorato solo dai ristori sul fronte economico e dai vaccini su quello della salute”.
Sui ristori il presidente di Confcommercio Fvg auspica “che non si prosegua con le promesse mancate del passato e che finalmente possano arrivare aiuti concreti per migliaia di imprese che rischiano di non poter reggere il continuo stillicidio di aperture e chiusure”. Quanto ai vaccini, “sono una strada obbligata. Purtroppo, registriamo ritardi molto gravi a livello Ue e del nostro Paese”.