Le opportunità per investire ai tempi del coronavirus.
Prosegue la corsa alla vaccinazione di massa della popolazione, con Israele che si avvicina sempre di più all’obiettivo del 70%. Anche gli Stati Uniti hanno accelerato sul programma di immunizzazione, superando i 30 milioni di persone vaccinate, mentre il Cile stabilisce il record per la velocità di somministrazione.
In Italia è previsto il ritorno alla normalità entro 7-13 mesi, secondo quando affermato dal direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute Rezza, tuttavia questo risultato sarà legato all’aumento delle dosi somministrate. Intanto, il nostro Paese ha stretto un accordo con la Russia, nonostante il gelo dell’Unione Europea, per la produzione in Italia del vaccino russo Sputnik V.
Ovviamente rimangono le preoccupazioni sull’efficacia dei vaccini contro le temute varianti, in particolare sulla possibilità di una riduzione della copertura per i vaccini di Moderna e Pfizer come evidenziato da uno studio pubblicato sulla rivista Nature. Nel frattempo c’è grande attesa per i pacchetti di stimoli fiscali, soprattutto negli Stati Uniti, dove i 1.900 miliardi di dollari previsti dal piano Biden potrebbero rilanciare i consumi e trainare la ripartenza della produzione industriale asiatica.
Come investire durante la seconda fase dell’emergenza sanitaria
D’accordo con quando indicato su E-conomy.it, sito dedicato a trading e investimenti, la seconda fase della pandemia di Covid-19 potrebbe di fatto essere la più turbolenta, ma anche la più ricca di opportunità, prima dell’atteso cambio di strategia monetaria nel 2022 da parte della Fed. Per approfittarne è necessario bilanciare gli investimenti, usando le soluzioni di trading a disposizione per investire in azioni, criptovalute e Forex.
Il mercato azionario è atteso in grande spolvero nel 2021, soprattutto per quanto riguarda alcuni settori particolari, come l’economia verde e il comparto tecnologico, i grandi beneficiari dei fondi pubblici in arrivo negli USA e in Europa. Nel dettaglio, è atteso un vero e proprio boom per gli investimenti ESG, perciò è consigliabile scegliere titoli legati alla sostenibilità ambientale e ai temi sociali.
Nel breve periodo è prevista una crescita considerevole per il settore energetico tradizionale, trainato dal rally del prezzo del petrolio, tuttavia nel medio e lungo termine la green economy sarà senza dubbio l’ambito sul quale puntare. Allo stesso tempo non dovrebbero mancare gli sconvolgimenti, come sembrerebbe dimostrare il crollo di Tesla in Borsa delle ultime settimane, con l’azienda guidata da Elon Musk che perso in poco tempo oltre il 30%, bruciando più di 300 miliardi di dollari.
Oltre alla rivoluzione verde bisognerà prestare attenzione alla transizione digitale, infatti dopo il boom dell’e-commerce nel 2020 sono previsti aumenti considerevoli per le tecnologiche legate al 5G, il comparto dei microchip, l’intelligenza artificiale e la robotica. Ad ogni modo, secondo gli analisti sarà necessario concentrare l’asset location sugli investimenti etici, preferendo i titoli value delle aziende in possesso di ottimi fondamentali, ma senza trascurare i titoli growth per cavalcare la crescita ciclica di breve e medio periodo.
Corsa ai vaccini: chi ne uscirà vincitore?
Lo scenario post-covid potrebbe cambiare gli equilibri geopolitici influenzando anche gli scenari macroeconomici, un aspetto da valutare con particolare attenzione per definire le strategie d’investimento di lungo periodo. Gli Stati Uniti hanno deciso di dare la massima priorità all’immunizzazione della popolazione, lasciando ampio spazio di manovra sullo scacchiere internazionale a Cina e Russia.
I due Paesi stanno stringendo accordi con decine di Stati per la vendita di vaccini, oltre a fornire materie prime, tecnologie e supporto tecnico per la produzione in loco in diverse aree del Pianeta. Queste mosse potrebbero rivelarsi vincenti dopo l’uscita dall’emergenza sanitaria, favorendo le rispettive economie e penalizzando invece la posizione isolazionista assunta dagli USA di Joe Biden.
Tuttavia non bisogna mai sottovalutare la forza degli Stati Uniti, come sottolineato dalla lettera agli azionisti di Warren Buffett, in quanto rimangono, e lo saranno ancora per un bel po’, il Paese più potente del mondo. Per gli investitori l’azionariato americano è senza dubbio un settore sul quale puntare, allo stesso tempo è necessario valutare con attenzione anche i mercati emergenti e le prospettive delle borse europee, le quali dopo un 2020 di rialzo moderato potrebbero offrire ottime potenzialità.