“Il Friuli Venezia Giulia è una regione che offre lavoro ai giovani, tanto più nel settore del turismo, che si conferma trainante per l’economia regionale“. È la sintesi del presidente di Confcommercio Fvg Gianluca Madriz, con i colleghi delle Confcommercio di Pordenone, Fabio Pillon, Trieste, Antonio Paoletti, e Udine, Giovanni Da Pozzo. La considerazione emerge a commento di un approfondito focus sul lavoro under 35 realizzato dal direttore scientifico di Format Research Pierluigi Ascani e presentato nella Fondazione Villa Russiz a Capriva del Friuli.
Se l’occupazione giovanile in Italia è tra le più basse d’Europa, tanto che nel periodo 2005-2025 i lavoratori nella fascia 15-34 anni sono diminuiti di oltre due milioni, passando da 7,5 milioni a 5,5 milioni, e l’incidenza degli under 35 sul totale degli occupati dal 33% di vent’anni fa è scesa al 23% di oggi, “in Fvg – sottolinea Confcommercio Fvg – nelle imprese del terziario che impiegano i giovani (quasi il 70%) la percentuale è pari al 36%, e addirittura del 41% nel turismo. Un dato che riteniamo sia conseguenze di politiche pubbliche attrattive per le imprese, in un contesto in cui proprio il turismo è settore in costante crescita”.
l’esperienza delle imprese del terziario
Diffusione dei lavoratori giovani presso le imprese del terziario. Il 68,2% delle imprese del commercio e del turismo del Fvg impiega occupati giovani under 35 anni: in media i lavoratori “giovani” costituiscono il 36% del totale dell’organico dell’impresa. Presso le imprese del turismo la media arriva al 41%.
Difficoltà delle imprese nella ricerca del personale e dei giovani in particolare. Il 57,4% delle imprese ha svolto attività di ricerca del personale negli ultimi tre anni. La maggior parte di queste (53,3%) ha riscontrato un qualche genere di problema nel riuscire a trovare il personale del quale aveva bisogno, con particolare riferimento ai candidati con meno di 35 anni. Il 25% di tali imprese non sono riusciti ad assumere nessun dei collaboratori dei quali aveva bisogno. Il 75% sono riuscite ad assumere almeno una parte del personale: in media sono riuscite ad assumere il 52% del personale del quale avevano bisogno. Il 48% dei posti di lavoro offerti in media è rimasta vacante, e soltanto il 30% delle imprese sono riuscite ad assumere tutti i giovani dei quali aveva bisogno.
Importanza dei giovani per le imprese del terziario. Le ragioni dell’interesse ad assumere i giovani hanno a che fare con il bisogno di disporre di collaboratori in grado di adattarsi a orari e ritmi di lavoro flessibili (40,8%), con la necessità di dare vita ad un ambiente di lavoro intergenerazionale (32,7%), con l’entusiasmo del quale i giovani sono portatori (22,1%). La mancata assunzione dei giovani dei quali le imprese hanno bisogno ha un impatto sull’andamento delle imprese: il 22,4% delle imprese che non sono riuscite ad assumere tutti i giovani dei quali avevano bisogno, hanno riscontrato una riduzione media dei propri ricavi intorno al 21%. Il calo è più evidente presso le imprese del turismo e presso quelle del territorio di Gorizia. Quasi il 50% delle imprese che non sono riuscite ad assumere i giovani hanno avuto difficoltà nell’implementazione degli investimenti previsti o non sono riuscite ad implementarli affatto.
Le ragioni delle difficoltà nell’assunzione dei giovani secondo le imprese. Le difficoltà nell’assunzione dei giovani hanno a che fare secondo le imprese con la mancanza di competenze adeguate (58%), le mansioni ed i ruoli ritenuti non attrattivi da parte dei giovani (49,4%) e con la mancanza di esperienza (47,7%).
Le strategie più efficaci per contrastare il fenomeno. Le strategie più efficaci per contrastare il fenomeno e che potrebbero essere messe in atto da parte del policy makers (o comunque dagli enti preposti) per aumentare l’attrattività dell’offerta di lavoro giovane sono risultate l’offerta di incentivi alle imprese che assumono i giovani, l’implementare di programmi di formazione mirati ed il miglioramento dei programmi di formazione esistenti. Potrebbero risultare inoltre di una qualche efficacia, sempre secondo l’opinione delle imprese, l’implementazione di corsi di “alta formazione” e la promozione dell’immagine pubblica del settore, ossia del commercio e del turismo in Fvg.
La migrazione fuori regione dei giovani del Fvg. La migrazione fuori regione dei giovani lavoratori del Fvg rappresenta un fenomeno rilevante per il 25% circa delle imprese del terziario. Per favorire una maggiore attrattività presso i giovani delle imprese del Fvg potrebbero essere messe a punto piattaforme on-line per condividere informazioni e offerte di lavoro, sfruttare i social media e lanciare campagne di sensibilizzazione sulle opportunità di lavoro.
Il punto di vista e le aspettative dei giovani under35 del Friuli Venezia Giulia
La situazione dei giovani attualmente occupati. La maggior parte dei giovani U35 del Fvg lavora attualmente presso imprese attive nei settori dei servizi alla persona, del commercio al dettaglio e del turismo. Il 60% dei giovani occupati è inquadrato con un contratto a tempo indeterminato. Il 26,7% dei lavoratori under 35 anni si ritiene molto soddisfatto del proprio lavoro: le principali ragioni hanno a che fare con il work life balance ed il tipo di lavoro svolto, la maggior parte dei giovani (48%) è mediamente soddisfatto, mentre il 25,3% è insoddisfatto della propria condizione lavorativa attuale.
L’idea di cambiare lavoro. Il 59% dei lavoratori under 35 anni della regione ha pensato almeno una volta di cambiare il proprio lavoro. L’85,4% cercherebbe un nuovo lavoro sempre in Fvg, il 7,3% in altre regioni italiane ed una percentuale analoga all’estero. Le motivazioni che determinano i giovani a “pensare” di cambiare lavoro hanno a che fare con la possibilità di avere uno stipendio più alto, la possibilità di trovare “qualcosa” di più stimolante e meno stressante rispetto all’attività che svolgono attualmente, con la possibilità di migliorare il proprio work life balance ed infine con la possibilità di lavorare in un ambito inerente al proprio titolo di studio.
Dove vorrebbero lavorare i giovani: le aspirazioni dei giovani studenti e dei non ancora occupati. Alla domanda “dove le piacerebbe trovare lavoro?” il 68% circa risponde “in Fvg”, ben il 27,3% risponde all’estero ed il 4,5% in altre regioni italiane. I settori economici più ambiti dai giovani under 35 anni sono quelli dei servizi alla persona (36%) seguiti da quelli del commercio e dei servizi alle imprese (entrambi al 20%). I fattori che incidono nella scelta della posizione lavorativa sono risultati le prospettive di carriera (56%), l’autonomia ed il livello di responsabilità, il rapporto tra colleghi, ovvero l’ambiente di lavoro e la possibilità di crescita personale.
Il lavoro come “valore”. La maggior parte dei giovani del Fvg, sia occupati, sia non ancora occupati vede nel lavoro una opportunità per migliorare il proprio status sociale: in questo senso quasi l’80% si aspettano “molto” e “presto” dal lavoro tanto è che il 50% ritiene che entro i 35 anni avrà modo di svolgere il lavoro desiderato con riferimento alla carriera, alla possibilità di vedere aumentato il proprio status sociale, alle possibilità di guadagno. Il lavoro viene anche vissuto come una opportunità di autonomia sociale e indipendenza: il 46% dei giovani U35 del Fvg già vive al di fuori della propria famiglia di origine, poco meno del 40% si aspetta di andare a vivere da soli entro i 35 anni. Il 15% circa si aspetta un cambiamento del genere più avanti nel tempo.
Strategie possibili per l’occupazione giovane, secondo l’opinione dei “giovani”. Favorirebbero una maggiore attrattività delle imprese della regione: campagne di valorizzazione delle opportunità di lavoro del Fvg, la creazione di piattaforme on-line per condividere informazioni e offerte di lavoro, il ricorso ai social media. Dal punto di vista dei giovani, le imprese trovano difficoltà ad assumere perché richiedono esperienze lavorative pregresse difficili da possedere (45%), perché offrono una retribuzione insufficiente (41%) e forme contrattuali non adeguate (38%).