La terza tranche di ristori in Fvg.
“A marzo, ultimato l’iter di approvazione dei codici Ateco, erogheremo le risorse della terza tranche di ristori. Quasi 25 milioni di euro, mirati ad allargare la platea di beneficiari di contributi regionali tra le attività economiche, culturali e sportive colpite dalla crisi figlia dalla pandemia”.
Lo ha annunciato l’assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, intervenendo alla presentazione dei dati dell’Osservatorio congiunturale di Confcommercio Fvg.
Tra i dati evidenziati dallo studio, la riduzione dei consumi (-12% sul 2019) e le perdite registrate in particolare dalle attività di ricezione turistica (-65%), ristorazione (-55%) e di commercio al dettaglio non alimentare (-40%). Numeri preoccupanti, dai quali emergono tuttavia una forte resilienza del tessuto produttivo regionale, i cui indicatori risultano migliori rispetto alla media nazionale, e un crescente clima di fiducia sulle prospettive legate alla ripresa dell’economia.
“L’approccio dell’amministrazione regionale agli effetti dell’emergenza Covid sul mondo delle imprese – ha sottolineato Bini – si è fondato in primo luogo sull’ascolto delle categorie, più prossime interpreti delle esigenze del territorio, e si è successivamente sviluppato attraverso iniziative a sostegno delle realtà più colpite, mettendo sul piatto un ammontare complessivo di 70 milioni di euro a fondo perduto”.
L’assessore ha inoltre posto l’accento sull’importanza di mantenere vivo il dialogo tra le istituzioni e le imprese, “superando il modello delle comunicazioni unilaterali, ne è esempio quella resa dal Ministero della Salute sulla chiusura all’ultimo minuto degli impianti sciistici, a favore di una maggior condivisione di decisioni strategiche, il cui impatto ha riflessi determinanti sulla vita di imprese e lavoratori”.
Lo studio di Confcommercio ha infine sottolineato l’apprezzamento delle imprese e dei cittadini in merito all’efficacia dell’azione svolta dal governo regionale a sostegno dell’economia del Friuli Venezia Giulia, registrando rispettivamente un indice di gradimento del 79% e del 69%. “Dati che ci confermano di aver imboccato la strada giusta – ha commentato Bini – ma che al contempo ci responsabilizzano nell’obiettivo di analizzare, comprendere e affrontare, in un’ottica inclusiva, le necessità di tutti”.