Il giudizio della Uil Fvg sul taglio del cuneo fiscale.
“Gli aumenti nelle buste paga vantati dal governo nella finanziaria difficilmente possono essere considerati un ‘taglio’ del cuneo fiscale. E’ troppo poco, si tratta di una mancia che oltretutto viene erosa dall’aumento dell’imponibile fiscale”. E’ il giudizio del segretario regionale UIL del Friuli Venezia Giulia, Matteo Zorn, alla norma inserita nella legge di Stabilità nazionale che interessa 317mila lavoratori dipendenti in regione a partire dal 2023.
“Per ottenere risultati reali – continua Zorn – la UIL chiedeva la detassazione delle tredicesime; la detassazione degli aumenti contrattuali per favorire il rinnovo dei contratti collettivi che sono la prima grande risposta concreta all’inflazione; e comunque una riduzione strutturale del cuneo fiscale. Tagliare del 3% il cuneo per gli stipendi più bassi, aggrediti da un’inflazione al 10%, non è un aiuto serio”, conclude il segretario regionale.