Regione e imprese fanno sistema
In Friuli Venezia Giulia il settore metalmeccanico è in continua crescita. Oltre a un percorso di espansione tuttavia, le imprese friulane mirano all’innovazione e anche i dati del primo report dell’Osservatorio della Metalmeccanica Fvg lo confermano. In uno studio curato dal Comet, emerge un comparto solido e in crescita dal punto di vista finanziario, con le esportazioni in aumento di oltre il 14%.
Presso la sede di Friuli Innovazione, luogo in cui i dati sono stati presentati, ha partecipato anche l’assessore regionale alle Attività produttive e al turismo Sergio Emidio Bini. Quest’ultimo, in seguito all’apertura del convegno, ha voluto commemorare la figura di Giuseppe Bono, scomparso e definito come un “capitano d’industria capace di legare il suo nome alla fortuna di un’azienda pubblica come Fincantieri, riuscendo a riportarla tra i player di livello internazionale”.
Tornando alla ricerca, “Il dato più interessante riguarda la capacità delle imprese di depositare brevetti sia nazionali che europei, a conferma di quanto il settore metalmeccanico sia propenso all’innovazione – ha proseguito Bini – . Anche per questo motivo ha saputo resistere alle ripercussioni della guerra e al caro energia, rendendo la produzione più flessibile ed efficiente. Un grazie davvero sentito va indirizzato agli imprenditori, che con coraggio e visione riescono a creare continuamente lavoro e sviluppo, a Friuli Innovazione, a Comet e a tutti i soggetti e cluster che hanno supportato la crescita delle micro e piccole imprese in un periodo così intricato. I risultati su cui ad oggi possiamo contare li dobbiamo al tessuto produttivo regionale e alla sua capacità di fare sistema”.
Bini ha poi garantito che: “La Regione non ha mai fatto mancare il suo supporto ed è stata in grado di mettere a disposizione risorse importanti per fare fronte comune ai rincari, favorendo l’accesso al credito agevolato. Continueremo su questa linea in quanto il futuro della crescita del Fvg dipende strettamente dalla capacità di fare sistema”. L’osservatorio ha analizzato un totale di 5.162 imprese attive, tra cui 2.416 di queste rappresentate da società di capitale (47,8%). Per queste ultime sono state analizzate la propensione all’innovazione e la capacità brevettuale. Da questo calcolo si evince che ammontano a 217 le imprese che dal 2011 al 2021 hanno depositato almeno un brevetto. Emerge tra le altre cose, che il 23,1% di tutte le aziende presenta una certa propensione all’innovazione, poiché sono riuscite a depositare almeno un brevetto nazionale o europeo, hanno ottenuto almeno un finanziamento europeo nell’ambito dei Programmi Quadro FP7 e Horizon 2020, oppure un finanziamento dalla Regione per ricerca, sviluppo, innovazione, brevettazione, industrializzazione o, ancora, è una start-up o una Pmi innovativa.
L’Osservatorio della Metalmeccanica Fvg, ideato e coordinato dalla Metalmeccanica regionale Comet, è unico nel suo genere. La notevole particolarità che lo caratterizza è che, per la prima volta, sia riuscito a riunire le banche dati di Innovation Intelligence Fvg, (strumento sviluppato dall’Area Science Park che riunisce all’interno di una piattaforma unica le numerose fonti di dati che misurano i diversi indicatori del sistema economico regionale), Università degli Studi di Trieste, Università degli Studi di Udine e Intesa Sanpaolo.