La misura dovrebbe essere contenuta nel Decreto Ristori 5.
Incassata la fiducia il governo Conte si appresta a mettere mano ad uno dei provvedimenti più attesi dagli imprenditori e non solo. L’inevitabile crisi economica. causata dalla pandemia nel corso del 2020, ha messo tanti contribuenti in difficoltà. Con il Decreto Ristori 5 (o Decreto “Salva-imprese”), in discussione in questi giorni, dovrebbe essere prevista la rottamazione quater fino al 2019, ma anche un possibile condono fino al 2015.
Un modo per far sì che il nuovo anno non porti con sé nuovi problemi che in questo caso si chiamerebbero cartelle esattoriali. La rottamazione quater permetterebbe ai debitori di saldare con il fisco senza interessi e sanzioni le cartelle dal 2016 al 2019, insieme ad un saldo e stralcio, ovvero uno sconto sul debito, per le persone e le imprese che si trovano in gravi difficoltà economiche.
Inoltre, la nuova misura, di cui sta discutendo il governo, dovrebbe quindi portare ad una revisione di tutte le posizioni debitorie pregresse, tra cui anche un possibile condono per le mini-cartelle esattoriali sotto i 1.000 euro fino al 2015 e cospicui tagli per i soggetti deceduti o le imprese che hanno dichiarato fallimento.
Intanto, in attesa del Ristori 5, il governo ha deciso di rinviare lo stop per l’invio delle cartelle dal 31 gennaio al primo marzo 2021, con l’obiettivo di approvare nel frattempo la nuova misura.