Tecnest, azienda friulana antesignana della rivoluzione digitale.
La rivoluzione digitale che cambiò il mondo? Era nata in un’impresa del Friuli. Alla Tecnest azienda informatica friulana, fondata nel 1987 da Fabio Pettarin e Mario Chientaroli, che ha compiuto 35 anni. Tecnest, che sta per Tecnologie del Nordest, nacque sul finire del 1987. Aveva come claim “sistemi informatici ed elettronici”, mentre ora diremmo “supply chain: cultura e soluzioni”.
Una vera e propria antesignana Tecnest di quella che poi sarebbe stata una nuova rivoluzione industriale, con l’industria 4.0, di cui ha partecipato a creare le fondamenta. La rivoluzione del digitale è partita quindi anche dal Friuli Venezia Giulia.
L’azienda è cambiata in 35 anni, ed è destinata ad evolvere ancora. Oggi conta oggi 70 addetti e tre sedi. Un traguardo importante tagliato in anni di attività sull’intero territorio nazionale attraversando tutte le sfide della digital transformation in ambito manufacturing.
L’azienda friulana, che festeggia anche la recente apertura di una sede a Bologna in Emilia Romagna, con i suoi oltre 400 clienti, guarda al futuro, ridisegnando non solo le tecnologie dedicate a rendere agili e digitali le fabbriche, ma anche investendo in continua ricerca e sviluppo. Una visione, già scritta 35 anni fa dal presidente Fabio Pettarin, che ha fatto dell’azienda non solo una fucina di tecnologie, non solo una software house, ma soprattutto un’eccellenza in ambito consulenziale. “Dal giorno della sua fondazione, ho sempre pensato alla Tecnest come una azienda moderna, innovativa con un team di persone che condividono i valori dei soci fondatori. La tecnologia digitale evolve ad una velocità incredibile, ma a mio avviso non e’ sufficiente a fornire al mercato prodotti e servizi vincenti. Fondamentale non dimenticarsi che è una azienda e’ composta da persone. Il valore di una buona consulenza oggi è fondamentale: la tecnologia conta, tanto quanto conta saperla applicare, adattare, con i contesti di riferimento integrarla nelle fabbriche e nella cultura aziendale delle imprese che ci scelgono”.