La Regione Fvg valuta un extra sconto sulla benzina.
Il prezzo della benzina in Friuli Venezia Giulia ha ripreso a correre. In un mese, 4 centesimi in più per un litro di “verde” o di gasolio. Ma la Regione Fvg sarebbe pronta a correre ai ripari.
Oggi, per un litro di benzina in Fvg ci vogliono mediamente 1,342 euro, contro il valore di 1,301 registrato lo scorso 20 giugno, subito dopo la riapertura dei confini. Per quanto riguarda il diesel, un litro nella nostra regione ha l’importo medio di 1,229 euro, mentre un mese fa si attestava su 1,188. Tutti i prezzi sono forniti dal sito della Regione Fvg.
Un aumento che, oltre confine, non si è invece verificato. Anzi. In Slovenia, tanto la super senza piombo quanto il gasolio sono ancora in vendita a 1 euro al litro. Oggi come un mese fa. In Austria, il distributore comunale di Villach vende la benzina allo stesso prezzo (0,999 euro), mentre il diesel è addirittura calato: il 20 giugno costava 0,949 euro, oggi 0,939. Ad Arnoldstein è attiva la stazione di servizio a marchio Maurer: anche qui i prezzi sono addirittura inferiori, almeno per quanto riguarda la benzina, rispetto a 30 giorni fa. Oggi, un litro di super senza piombo ha un importo di 1,070 – un mese fa era di 1,090 -, invariato il gasolio, adesso come allora a 1,055 euro.
Insomma, in Austria e Slovenia il prezzo addirittura scende, in Fvg c’è la tendenza opposta. Un problema che può comportare un ulteriore esodo oltreconfine dei residenti in regione. A spiegare i motivi dell’incremento di prezzo è Bruno Bearzi, carnico, presidente nazionale della Figisc Confcommercio, sindacato dei gestori impianti stradali carburanti. “In Italia il prezzo è legato al costo del prodotto finito – sintetizza -, mentre in Slovenia il governo “gioca” con le accise. Se la materia prima sale, viene diminuita l’accisa, e viceversa. Così, l’importo rimane stabile. L’anomalia non è quella del Fvg, ma quella slovena”.
Durante il lockdown, i distributori in Friuli hanno lamentato un calo di vendite fino all’80%. Non è andata così a Trieste e Gorizia, visto che qui molti si recavano oltre confine ma, a causa della chiusura delle frontiere, sono stati costretti a rifornirsi negli impianti locali. “Dopo il ritorno alla libera circolazione – allarga le braccia Bearzi – chi aveva l’abitudine di fare benzina in Slovenia l’ha ripresa”. Mettendo in crisi, va da sé, i benzinai regionali.
Dietro l’angolo, però, ci potrebbe essere una svolta. “La Regione Fvg – anticipa Bearzi – sta valutando la possibilità di accrescere di ulteriori 5 centesimi lo sconto. È nelle sue facoltà”. Lo sancisce, infatti, l’articolo 3 della Legge regionale 14 del 2010 che regolamenta gli sconti sul carburante. Nel caso l’idea si tramutasse in realtà, nella zone di “fascia 1”, quelle a ridosso del confine, lo sconto salirebbe a 26 centesimi al litro per la benzina e 19 per il gasolio. In “fascia 2”, l’agevolazione sarebbe, rispettivamente, di 19 e 14 centesimi al litro.
“Per la nostra categoria sarebbe un aiuto importante – conclude Bearzi -, ma anche per i consumatori stessi. Non va dimenticato che, per fare rifornimento in Slovenia, ci sono chilometri da percorrere e tempo da impiegare. Non solo: in un periodo in cui l’Italia e il Fvg provano a ripartire, fare benzina in regione potrebbe anche aiutare le casse dell’erario nazionale e locale”.