Le reazioni all’offerta di Sparkasse.
La notizia è arrivata come il classico fulmine a ciel sereno. Inaspettata come un’acquazzone di Ferragosto. Disorientante come una bussola che ha perso il suo nord. Dal palazzo a forma di palla della Civibank nessuno vuole commentare ufficialmente l’offerta pubblica di acquisto avanzata da Sparkasse sull’intero capitale, ma dai corridoi fanno trapelare la sorpresa per “un’offerta imprevista nelle modalità” e “per il prezzo, che non tiene conto dello storico della banca”. È rimasto sorpreso del tentativo di scalata anche Roberto Novelli, vicesindaco ci Cividale e onorevole di Forza Italia. “Non è scontato che gli azionisti vendano al prezzo offerto – premette -, ma sono convinto che in ogni caso la nostra regione deve fare il massimo affinché la governance rimanga il più possibile sul territorio”. Certo, spiega anche l’onorevole, “in un mondo globalizzato ci sono dei passaggi che purtroppo diventano quasi inevitabili”, ma non per questo “dobbiamo dimenticare la nostra storia e dobbiamo ricordarci che Civibank adesso è una banca solida”.
La voce dei risparmiatori.
Per i risparmiatori che avevano investito nella Popolare di Cividale può essere, però, anche un’opportunità. Lo sottolinea Gianni Zorzi, consulente di Federconsumatori esperto di finanza. “I valori di un tempo delle azioni non saranno più replicabili, quindi, per i risparmiatori non cambia molto – afferma Zorzi -. Da quando è diventata Spa abbiamo assistito, comunque, ad una ripresa delle contrattazioni ed il fatto che arrivi ora un’offerta da parte un’investitore istituzione è sicuramente un fattore positivo. Poi aspetta ai singoli azionisti decidere cosa fare”. Vendere eventualmente le azioni a Sparkasse non vuol dire rinunciare all’eventuale ricorso per recuperare parte delle perdite subite. “Dal nostro punto di vista, una strada non esclude l’altra, se sussistono le condizioni”, conclude Zorzi.