I nuovi incentivi.
Nell’ambito della 66esima edizione della Fiera della Casa Moderna si è svolto ieri un convegno dedicato alle nuove politiche abitative in Friuli Venezia Giulia nel corso del quale l’assessore regionale alle Infrastrutture e Territorio Graziano Pizzimenti ha illustrato le novità introdotte sul tema della casa.
Dopo aver riassunto le linee della riforma della governance delle Ater, che ha avviato la fusione dell’Azienda Alto Friuli con quella di Udine ed ha introdotto i consigli di amministrazione anche al fine di aumentare la rappresentanza dei territori negli organi di vertice, l’assessore Pizzimenti ha approfondito la misura del contributo regionale messo a disposizione anche per le iniziative di solo acquisto e di nuova costruzione di immobili da destinare a prima abitazione.
Tale forma di contributo è stata introdotta a partire da luglio di quest’anno in quanto i precedenti incentivi, a sostegno dell’acquisto con contestuale recupero e del solo recupero, non si sono dimostrate in grado di soddisfare del tutto le richieste dei cittadini in tema di prima casa.
Ciò è dimostrato dal fatto che dopo l’introduzione dei due nuovi incentivi, il numero delle domande presentate dai cittadini è più che triplicato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
A questo dato si aggiungono anche i riscontri provenienti dalla Federazione italiana agenti immobiliari professionisti (Fiaip) del FVG che evidenziano in regione un dato in controtendenza rispetto al resto d’Italia con un aumento, nell’anno in corso, del numero di compravendite immobiliari e di mutui bancari.
Un’ulteriore novità normativa è la possibilità, per chi avesse già fatto domanda di acquisto con contestuale recupero, di optare per il solo acquisto entro il prossimo 7 novembre, anche dopo aver firmato il contratto di compravendita. La Giunta regionale ha inoltre approvato una proroga di tale termine, portandolo fino alla fine di gennaio 2020.
Il secondo tema illustrato dall’assessore Pizzimenti è stato quello relativo alle misure di sostegno di interventi di particolare pregio architettonico, il cosiddetto “bonus bellezza”, che andrà a finanziare con 6 milioni di euro interventi di miglioramento e riqualificazione di immobili localizzati nei centri abitati, anche con l’obiettivo di realizzare iniziative che diventino motivo di attrazione per il territorio regionale.
Il regolamento che disciplinerà l’incentivo è ancora in fase di redazione, ma nell’occasione sono stati illustrati i principali aspetti, riguardanti l’importo del contributo, limitato ad un massimo di 200.000 euro; le modalità di presentazione delle domande, che richiederanno di allegare una minima documentazione; le modalità di selezione degli interventi che saranno valutati da un’apposita commissione formata da tecnici e da rappresentanti degli enti competenti.
I lavori sono stati conclusi dal presidente dell’Associazione nazionale dei costruttori edili (Ance) Fvg, Roberto Contessi, che ha parlato dell’innovazione per un’edilizia sostenibile rilevando che, ad un decennio dalla crisi che dal 2009 ha pesantemente colpito le imprese edili, quelle che sono sopravvissute hanno cambiato profondamente il loro modo di operare, rispondendo sempre di più alle richieste dei clienti che vogliono immobili ad alta efficienza energetica con l’utilizzo di materiali e di lavorazioni a basso impatto ambientale.