Il triage del Pronto soccorso diventa digitale con un’app inventata in Friuli

L’azienda di Pordenone guidata dal giovane Daniele Angeli.

Da un lato la giovane età che alimenta il coraggio dell’intraprendere. Dall’altro, la tenacia, la determinazione, la capacità di cogliere e implementare metodologie e approcci rigorosi quanto innovativi per poter crescere rapidamente, ma anche in modo solido e strutturato. Sono alcuni degli asset strategici che hanno consentito a Daniele Angeli di progettare e guidare, in anni dagli scenari globalmente molto complessi e fluidi, Molo17, l’azienda che a Pordenone sviluppa app e soluzioni It fin dal 2012.

Ad Angeli piacciono le profondità del mare, da qui il nome di Molo, cui ha abbinato il 17, un numero che per lui torna sempre. Tra le soluzioni innovative ideate e sviluppate da Molo17 c’è Zulu Emergency, il nuovo progetto che è riuscito a trovare la soluzione tecnologica per digitalizzare il triage, ovvero l’accettazione di una chiamata in Pronto Soccorso, la presa in carico del paziente e l’affidamento di un codice di urgenza. “Una procedura – spiega Angeli – che attualmente è effettuata ancora su carta, addirittura, in alcuni casi, su carta carbone”.

La soluzione Zulu Emergency si articola in una applicazione mobile e in una piattaforma web e ottimizza la comunicazione dei servizi medici di emergenza. Su un tablet, attivato e collegato al personale che presta soccorso tramite un piccolo braccialetto, sono inserite tutte le informazioni relative al paziente e ai trattamenti che riceve durante l’emergenza. In questo modo Zulu semplifica e aumenta l’accuratezza della risposta alle emergenze, fornendo una piattaforma comune per la comunicazione sicura, la collaborazione multi-organizzazione e la gestione dei dati critici in tempo reale. Installato anche sui tablet che equipaggiano ogni veicolo di emergenza, ambulanze, automediche ed elicotteri, Zulu consente agli operatori di emergenza sul campo di registrare i dati dei pazienti, gli interventi eseguiti e i segni vitali critici, pre-allineando gli ospedali di destinazione e tenendo informati i servizi di emergenza e i dispatcher.

Avere le idee chiare da giovani porta, a 29 anni, ad avere un’azienda di successo e con quasi 2 milioni di fatturato. Quale il segreto? “Mi sono circondato di validissimi collaboratori, persone con esperienza su cui posso fare affidamento”, conclude Angeli, riconoscendo l’importanza del lavoro di squadra in ogni progetto complesso, compreso quello dell’avvio e della crescita di un’impresa.