Riparte la metalmeccanica in Friuli, nel secondo trimestre crescita a due cifre

La ripresa della metalmeccanica in Friuli nel secondo trimestre 2021.

“Il comparto metalmeccanico è la spina dorsale della nostra manifattura, quell’industria che sta guidando la robusta ripresa economica del territorio. E anche le prospettive, per con la cautela dovuta all’evolversi della pandemia e all’emergere di criticità sul fronte del prezzo di materie prime, energia e trasporti, sono positive”.

Lo ha detto oggi la presidente di Confindustria Udine, Anna Mareschi Danieli, commentando i dati congiunturali del comparto, diffusi in occasione del 50° compleanno di Federmeccanica.

Il recupero della metalmeccanica in Friuli.

L’indicatore della produzione dell’industria metalmeccanica friulana (che conta oltre 24.000 addetti, il 47% degli addetti manifatturieri della provincia di Udine), secondo le elaborazioni dell’Ufficio Studi di Confindustria Udine, ha fatto segnare nel 2° trimestre 2021 un ulteriore recupero congiunturale rispetto al trimestre precedente. Significativo anche il rimbalzo tendenziale rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

“Nel dettaglio – ha evidenziato Mareschi Danieli -, nell’industria meccanica provinciale, nella prima metà del 2021 si è registrato un aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno del +3,4% nel 1° trimestre e del +13,2% nel secondo, che ha riportato una variazione congiunturale sul primo trimestre del +2,3%. Anche l’industria siderurgica – ha proseguito – ha segnato un forte rimbalzo tendenziale sia nel primo, +8,1%, che nel secondo trimestre 2021, +32,7%”.

Anche le vendite in aumento.

Notevole l’incremento delle vendite in Italia (+29% la variazione tendenziale del 2° trimestre) spinte dal forte aumento degli investimenti, e buone notizie anche sul fronte dell’export.

“Nel 1° semestre 2021 – ha confermato la presidente -, le esportazioni metalmeccaniche della provincia di Udine, che rappresentano il 68,2% del totale dell’export manifatturiero territoriale, sono cresciute del 25% rispetto ai primi sei mesi del 2020, ma sono ancora inferiori del 3,3% rispetto al primo semestre 2019. Rispetto al periodo pre-Covid – ha concluso -sono aumentate le vendite all’estero del comparto della metallurgia, +15,1% rispetto al primo semestre 2019, mentre non hanno recuperato nella prima parte dell’anno i comparti di macchinari (-24,9%), apparecchiature elettriche (-22,4%) e autoveicoli (-42%), ma il gap per questi ultimi settori dovrebbe essere colmato nel secondo semestre”.