Le novità della manovra di stabilità per le attività produttive e il turismo.
“Ammonta a circa 159 milioni di euro la manovra di Stabilità del 2023 per le Attività produttive e il Turismo nel contesto di un’azione che nel quinquennio è valsa quasi un miliardo di euro e ha contribuito a fare del Friuli Venezia Giulia la locomotiva di testa di quel treno chiamato Nord Est”. Lo ha affermato l’assessore regionale Sergio Emidio Bini a seguito dell’approvazione dell’articolo della finanziaria regionale relativi alle sue deleghe.
Nella Stabilità di fine anno, nell’ambito dell’azione di contrasto al caro energia, “che è una delle preoccupazioni più stringenti in questa fase”, ha rilevato Bini, spiccano i 55 milioni di incentivo per l’installazione di impianti di autoproduzione di rinnovabile nelle piccole e medie imprese del manifatturiero, del commercio e del terziario.
L’assessore ha ricordato che “nella legislatura si è dispiegata in pieno la riforma SviluppoImpresa, con l’attuazione dei suoi quasi 40 regolamenti. Un intervento corposo e dettagliato, finalizzato alla modernizzazione e alla crescita del sistema economico, al quale anche in questa manovra viene dato importante seguito. Ne sono un esempio gli incentivi agli insediamenti produttivi, per i quali vengono stanziati 15,7 milioni, di cui 5,7 per lo scorrimento della graduatoria precedente. Nel quinquennio il sostegno agli insediamenti da parte della Regione – ha reso noto Bini – è ammontato a 60 milioni di euro, per un totale di 110 progetti sostenuti, che hanno generato investimenti complessivi per 310 milioni di euro e creato occupazione per 1000 persone”.
Tra le altre voci rilevanti della Stabilità 2023 per le Attività produttive si segnalano: 6 milioni stanziati per l’avvio delle progettualità legate ai distretti del commercio, 2,5 milioni di euro per sostenere la re-industrializzazione dei siti mappati dal masterplan dei complessi produttivi degradati, 3,5 milioni – in aggiunta ai 15 già stanziati – per lo scorrimento delle graduatorie per i contributi a sostegno delle imprese commerciali, turistiche e dei servizi (ex art. 100); lo stanziamento iniziale di 4 milioni a vantaggio dell’artigianato, attraverso i canali contributivi Cata.
Per quanto riguarda l’accesso al credito, vengono stanziati 3,7 milioni per la legge Sabbatini Fvg (contributi regionali a fondo perduto per agevolare l’acquisto o il leasing di macchinari, impianti, attrezzature e beni strumentali), mentre il primo marzo diventerà operativa la società in house Fvg Plus, al cui funzionamento viene destinato 1 milione di euro.
Bini ha evidenziato i risultati del turismo, “con il record fatto registrare dal Friuli Venezia Giulia nella stagione estiva 2022, che segna un +2,3 per cento di presenze rispetto alla stagione pre Covid. La nostra regione si è rivelata, come indica un’analisi condotta da Demoskopika, una delle più gettonate d’Italia e non solo per il settore balneare. Questo esito è il frutto tangibile di un lavoro intenso – ha affermato l’assessore – e discende dall’aumento delle risorse del 43 per cento (per un totale di oltre 470 milioni di euro) rispetto alla precedente legislatura, con un investimento di 20 milioni per la promozione turistica, cui si aggiungono ulteriori 5 milioni in questa Stabilità”.
Inoltre, nella manovra di fine anno viene rifinanziato il voucher Turesta FVG con 1,3 milioni di euro, così come il fondo turismo, che potrà usufruire di una dotazione di 9 milioni legata alle risorse comunitarie. Sul fronte della ricettività vengono stanziati oltre 2 milioni di euro per l’ammodernamento delle unità abitative ad uso turistico, per il sostegno degli alberghi diffusi e per l’avvio degli incentivi per la costruzione o riqualificazione di strutture alberghiere di qualità in aree montane. Inoltre, continua la valorizzazione dei luoghi simbolo della regione, con 5 milioni che vengono destinati a Terrazza a Mare di Lignano Sabbiadoro, facendo così salire a 13 i milioni complessivi destinati alla riqualificazione del manufatto.
“Se oggi guardiamo ai prossimi cinque anni con fiducia forti di una Regione economicamente dinamica e attrattiva – ha concluso Bini – significa che abbiamo saputo trasformare le tante crisi che si sono affacciate in altrettante opportunità di crescita”.