L’analisi del 2021 per le categorie economiche del Fvg.
La pandemia da Covid, anche nel 2021, ha continuato a “mordere”. E chi si aspettava di mettere in soffitta tutti i dubbi e le incertezze patite con l’arrivo del coronavirus, nel marzo 2020, si è dovuto parzialmente ricredere. Ma quello che sta andando in archivio è anche un anno di nuove opportunità e di crescita in alcuni settori, mentre in altri si è stentato non poco. Sono le categorie economiche a fornire un’analisi.
Un inverno decisivo per Confcommercio.
“L’anno è stato evidentemente di difficoltà, ma ha segnato una chiara ripresa rispetto a un 2020 segnato dallo choc della pandemia”. È la prima analisi di Giovanni Da Pozzo, presidente Fvg e provinciale di Udine di Confcommercio. “Come emerso nel recente Osservatorio congiunturale di Confcommercio Fvg sul terzo trimestre – puntualizza -, abbiamo visto aumentare le prenotazioni per la stagione invernale, risalire la fiducia delle imprese, tenere l’occupazione. I problemi non mancano in un contesto in cui il virus ha ripreso a circolare velocemente, ma il quadro evidenziato dall’Osservatorio è quello di un’economia in fase di ripartenza. Il sentiment è in sostanza tornato ormai vicino ai livelli precedenti la crisi. L’aumento della fiducia prescinde dalla percezione dell’evoluzione della pandemia: resta maggioritaria la quota di coloro che ritengono che la crisi sanitaria non sia stata ancora superata, ma questo non sembra influire più di tanto sulla ripresa economica, che pare ormai certa“. I ricavi delle imprese, conclude Da Pozzo, si confermano inoltre in ripresa, con un dato superiore a quello medio nazionale.
Il boom dell’edilizia.
“È stato un anno di aspettative e ansie, con il Covid che “va e viene”. Sta andando in archivio un 2021 interlocutorio, ma siamo pronti a nuove sfide”. Così Graziano Tilatti, presidente Fvg e provinciale di Udine di Confartigianato riassume i 12 mesi che si stanno concludendo. Il mondo artigiano ha mostrato molti segnali di ripresa, ma qualche sacca di difficoltà non manca: “Hanno sofferto soprattutto le realtà legate ai servizi alle persone. Lo smart working, per esempio, ha limitato l’accesso ai parrucchieri. Anche wedding ed eventi hanno patito restrizioni e chiusure, ma vedo che c’è tanta voglia di stare insieme e quindi possiamo essere più ottimisti“. A influire, anche l’incertezza sulla possibilità di spendere o meno, con le difficoltà, anche lavorative, causate dal Covid che hanno avuto il loro peso. Ma a fronte di comparti con qualche patema, ce ne sono altri in vigorosa ripresa: “Penso – chiude Tilatti – a edilizia e impiantistica, grazie anche agli incentivi: c’è stato un vero e proprio boom. Numeri ottimi anche per l’agroalimentare”.
Coop sociali in crisi, sanificazioni in crescita.
Non sono stati mesi facili nemmeno per la cooperazione. La ripresa, però, c’è stata in più di un settore, come conferma Nicola Galluà, segretario generale di Confcooperative Fvg: “Il comparto delle pulizie ha visto una fortissima espansione, grazie soprattutto alla necessità di sanificazione degli ambienti e servizi particolari correlati – spiega -. Segnali positivi anche per agricoltura e agroindustria, con un +10% che fa ben sperare“. A fronte di queste situazioni, però, ci sono invece quelle di maggiore sofferenza: “Il Covid ha continuato a colpire duro nel sociale, soprattutto negli appalti legati a scuole, centri diurni o per anziani, con le coop di settore che hanno affrontato momenti pesanti e hanno continuato a far ricorso alla cassa integrazione. Anche ristorazione e turismo – sottolinea il segretario – hanno vissuto mesi difficili, così come le guide, i tour operator o le realtà legate alla cultura“. Il 2021, però, è stato anche un anno importante per Confcooperative Fvg: “Abbiamo concretizzato la fusione tra Udine, Gorizia e Trieste che ci darà maggiore forza e rappresentatività – conclude Galluà -. Ma abbiamo anche lavorato molto in supporto alle nostre affiliate, offrendo loro un supporto per contributi e incentivi, quanto mai importanti in momenti difficili come il presente”.
L’estate felice dell’agricoltura.
Dopo un inizio difficile, per l’agricoltura della regione il quadro è andato migliorando, anche se qualche criticità è rimasta. È quanto si evince dall’analisi di Cesare Magalini, direttore di Coldiretti Fvg: “Ad aprile si è partiti con una gelata che ha colpito parte del territorio, ripercuotendosi soprattutto sulle colture frutticole – puntualizza -. I problemi hanno toccato pesche, meli, kiwi, susine e albicocche, con una contrazione fino al 30-40%. Poi, però, l’annata è andata bene”. Qualche difficoltà c’è anche “nelle stalle, con problematiche legate al rincaro evidente delle materie prime quali soia e mais, cresciuti del 40%”, prosegue il direttore. A fare da contraltare, però, anche situazioni di ben altro tenore: “È stata un’ottima annata per il mondo vitivinicolo, sia come quantità, sia come qualità – conclude Magalini -. E anche sui seminativi c’è stata una remuneratività convincente. Ha aiutato molto il clima, è stata una buona estate”.