Giudici annullano un’intimazione fiscale da oltre 8 milioni di euro perché inviata alla contribuente sbagliata. L’Avv. Donadei evidenzia “Lo scorso anno in qualità di Presidente di Camera Civile Salentina avevo già denunciato la mancanza di dialogo tra Fisco e Cittadini”. Il Presidente di PIN, Dott. Sorrento “Pronti a denunciare i fatti alla Corte dei Conti”.
È di questi giorni una notizia clamorosa. La Corte di Giustizia Tributaria di 2° grado della Puglia, con sentenza n.2794 depositata lo scorso 27 ottobre (Presidente: Giardino, Relatore: Toriello) ha annullato un’intimazione di pagamento di Agenzia Riscossione da oltre 8 milioni di euro tra imposte e sanzioni, con condanna anche del concessionario a pagare più di 8.000 euro di spese legali.
Le pretese avanzate da Agenzia Riscossione riguardavano sanzioni Iva di una società di cui la contribuente veniva ritenuta coobbligata nonostante fosse uscita dalla compagine societaria prima dei fatti contestati. Nemmeno il riconoscimento dell’errore da parte dell’Ufficio delle Entrate di Lecce ha fermato il concessionario, costringendo così la contribuente a rivolgersi ai giudici tributari.
La contribuente, difesa dall’Avv. Matteo Sances, ha dovuto affrontare quasi tre anni di causa per ottenere giustizia e far accertare ciò che era chiaro fin dall’inizio, ossia che le pretese riguardavano altre persone. La sentenza è stata resa nota solo ora poiché in questi giorni è passata in giudicato, in quanto non è stata impugnata in Cassazione.
Sul punto interviene l’Avv. Salvatore Donadei, il quale fa presente che “La vicenda accaduta a questa contribuente è paradossale. Basta leggere la sentenza, infatti, per comprendere come il concessionario della riscossione (ex Equitaia per intenderci) abbia continuato a pretendere il pagamento delle somme nonostante l’Agenzia delle Entrate di Lecce avesse già riconosciuto l’errore e invitato il concessionario a desistere. Data l’importanza della pronuncia abbiamo deciso di inoltrarla a tutti i soci di Camera Civile Salentina e di parlarne al prossimo convegno gratuito del 31 gennaio organizzato insieme a MilanoPercorsi e all’associazione di imprese Partite Iva Nazionali (per maggiori info clicca qui)”.
Sempre l’Avv. Donadei, poi, ricorda come circa un anno fa in qualità di Presidente di Camera Civile Salentina e Coordinatore Regionale delle Camere Civili di Puglia, aveva già segnalato alle istituzioni questa vicenda e denunciato, insieme all’associazione Partite Iva Nazionali (PIN), la mancanza di dialogo tra Fisco e cittadini (si veda articolo su AdnKronos).
“L’impegno senza tregua in questo tipo di battaglie – chiosa l’attuale Presidente Onorario della notaassociazione forense – attraverso iniziative giurisdizionali, interlocuzioni con le massime autorità governative e non solo (Presidenza della Repubblica), eventi convegnistici di Formazione ed Aggiornamento, costituisce la più efficace manifestazione, reale e non blaterata, della tanto decantata, e poco praticata, Funzione Sociale dell’Avvocatura, proprio per tutti i risvolti drammatici che le dinamiche distorte del rapporto Fisco-Cittadini comportano, spesso e volentieri”.
Interviene infine il Presidente di PIN, Dott. Antonio Sorrento per comunicare che “Il confronto con le istituzioni continuerà anche nei prossimi mesi per promuovere iniziative volte a favorire il dialogo tra Fisco e contribuenti ma nel frattempo abbiamo deciso che denunceremo alla Corte dei Conti questo e altri casi simili, in modo da far comprendere che queste vicende oltre a rovinare i contribuenti provocano anche danni alla comunità per via delle spese legali che lo Stato deve pagare”.