La start-up Heply cambia il modo di lavorare.
La felicità sul lavoro esiste. È ormai provata la correlazione tra il benessere del lavoratore e il suo livello di rendimento: i dipendenti felici sono più motivati, produttivi e creativi, più collaborativi con i colleghi e inclini al lavoro di squadra, favorendo così una migliore performance dell’intera struttura. Le energie positive fanno la differenza sul mercato ed è per questo che la felicità è considerata una delle chiavi del successo di molte organizzazioni moderne.
Lo sanno bene aziende come Lego, Ikea e Google, e lo sa bene anche Heply, giovane software agency pioniera del “business felice” votata a ridisegnare l’approccio al mondo del lavoro in modo innovativo ed evoluto rispetto a quello tradizionale, facendo leva sulla cultura della positività. Con sede a Udine, una quindicina di collaboratori “Happy Coders”, 31 anni di età media e il più giovane chief happiness officer (Manager della Felicità) del Friuli Venezia Giulia, Heply, nata a gennaio, si pone come una realtà unica a livello regionale.
Qui i professionisti del mondo del coding possono trovare un ambiente di respiro internazionale, all’interno del quale sviluppare le proprie competenze e apportare il proprio contributo senza necessariamente puntare all’estero o ai grandi big del settore, dove un programmatore non è niente più che un numero.
Heply realizza software per i propri clienti, ma sviluppa e rivende anche progetti software di proprietà tra i quali, ad esempio, Hello James e Habitus. Il primo è una soluzione per il monitoraggio e la misurazione della customer satisfaction, mentre Habitus è un servizio integrato con il quale le aziende aiutano i loro collaboratori ad assumere abitudini che migliorino la qualità della vita, con effetti positivi anche sul posto di lavoro.
“Avere collaboratori felici significa avere un team motivato e fortemente coinvolto nella missione aziendale – spiega Andrea Virgilio amministratore di Heply -. E un lavoratore è felice quando si sente appagato professionalmente e quando lavora su qualcosa che gli piace, all’interno di un ambiente positivo, sereno e stimolante”.
“Trovare risorse valide è difficile, e dare loro una ragione per restare lo è ancora di più, soprattutto se mancano spirito aziendale e senso di appartenenza – continua Virgilio -. Per questo motivo in Heply crediamo in qualcosa che va oltre lo stipendio, i programmi di welfare e i benefit aziendali. Offriamo ai nostri collaboratori un plus che non è monetizzabile: un ambiente di lavoro felice, dove potersi sentire sempre a proprio agio, apprezzati e motivati, un luogo in cui ogni mattina si è contenti di andare. Sono convinto che il successo di un’azienda passi attraverso la felicità, la soddisfazione e il coinvolgimento dei membri del team”.
Per ogni nuovo arrivato in Heply c’è il “kit di benvenuto” brandizzato, con materiale di cancelleria, borraccia, tazza, maglietta e felpa Heply per sentirsi fin da subito parte del team. Acqua e caffè sono a disposizione di tutti; gli spazi sono organizzati per garantire le migliori condizioni lavorative possibili, anche grazie alle scrivanie regolabili di ultima generazione che permettono di lavorare da seduti o in piedi per una corretta postura.
Po il tempo di lavoro si spezza in modo attivo, con una partita a calcetto, playstation o freccette. E infine, per scaricarsi della giornata lavorativa, perché non approfittare di una bella partita con i colleghi a “nerf”, le pistole con proiettili gommosi che sono già un must negli USA. Insomma, come nella Silicon Valley.