Il sostegno al territorio delle banche popolari durante il coronavirus.
Le difficoltà economiche del Friuli a seguito del coronavirus sono state molte. Per sostenere al meglio la situazione, le banche si sono subito messe all’opera per trovare delle soluzioni in soccorso delle aziende e delle famiglie. Anche Civibank, unica banca popolare autonoma del Nord Est, è stata operativa durante l’emergenza.
Infatti, l’istituto ha erogato quasi 70milioni di euro per i nuovi finanziamenti in Fvg e nel vicino Veneto. Nello specifico, a seguito del decreto Liquidità. la banca ha ricevuto domande di nuovo prestito per 86,75milioni di euro, di cui è già stato assegnato l’80 per cento della liquidità totale richiesta entro la fine di maggio.
A livello nazionale, i dati di Assopopolari confermano che le Banche di Credito Popolari hanno garantito liquidità alle piccole e medie imprese italiane. Infatti, gli istituti hanno accolto il 65 per cento delle domande di prestito al di sotto dei 25mila euro, l’87 per cento al di sopra di questa soglia e il 97 per cento delle domande di moratoria.
L’erogazione di questi prestiti segue l’attivazione immediata, a inizio lockdown, degli aiuti alle famiglie, ai commercianti e alle aziende. Inoltre, le banche popolari hanno subito recepito i primissimi sintomi della crisi, data la loro vicinanza alle realtà del territorio. Si conferma così il ruolo giocato da queste banche nel far superare la prima fase di difficoltà alle famiglie e all’economia. I dati sono positivi nonostante le oggettive problematiche nel portare avanti le operazioni bancarie durante la quarantena.