Cgil chiede di rafforzare gli uffici.
Sono quasi 8mila le domande di cassa in deroga presentate in Friuli, ma soltanto 637 “decretate” al 27 aprile, salite a 900 il 30, per un totale di 16mila lavoratori interessati. Tuttavia, i dati confermano le difficoltà a smaltire la grande mole di richieste e questo prolunga l’attesa per l’incasso dell’indennità che copre solo in modo parziale la retribuzione. A cogliere l’appello dei lavoratori è la Cgil Fvg, che chiede al presidente della Regione Massimiliano Fedriga e all’assessore al Lavoro Alessia Rosolen di rafforzare gli uffici competenti.
“Le richieste elaborate e inviate dalla Regione all’Inps – spiega Susanna Pellegrini, responsabile delle politiche del lavoro nella segreteria regionale Cgil – superano di poco il 10 per cento. Quelle accolte dall’Inps, al 27 aprile, erano 571. di cui sono state liquidate solo 186, per un totale di 350 lavoratori”. I primi rinforzi sono già arrivati nei giorni scorsi, ma l’accelerazione è ancora insufficiente visto che devono essere decretate ancora settemila domande. “La media è di circa 100 richieste elaborate al giorno, quindi a questo ritmo ci vorranno tre mesi per smaltire le richieste pendenti. Tempi insostenibili per i lavoratori”, sostiene Pellegrini.
Inoltre, ad aggravare il problema, si aggiunge il rincorso molto scarso all’anticipo della cassa da parte delle banche. Per questo, Cgil chiede di attivare una proceduta di anticipo diretto dell’indennità da parte delle aziende tramite i fondi di rotazione o le finanziarie regionali. Per quanto riguarda invece la situazione relativa ai pagamenti della cassa ordinaria e dell’assegno sordinario a carico del Fondo integrativo salariale Isps, in quasi due casi su tre, l’azienda ha già anticipato il pagamento. Tra Cig, assegno ordinario e cassa in deroga, secondo le stime Cgil, gli interessati in regione sono oltre 150mila lavoratori.