Blasoni: “La gestione delle due nuove Rsa aggiunge 173 posti letto in Liguria”
Da giovedì 1 agosto 2024 sono operative due nuove strutture dell’azienda friulana Sereni Orizzonti in Liguria: San Tomaso D’Aquino e La Camandolina, acquistate il 30 luglio. I 173 posti letto delle residenze genovesi portano a 500 i posti letto costruiti o acquistati nel primo semestre del 2024: è questa, infatti, la quinta acquisizione nell’anno dopo le Rsa di Pinzano al Tagliamento, di Sestri Ponente e di Casalpusterlengo. Si tratta della proprietà di cinque aziende che danno lavoro a oltre 350 collaboratori.
“Alle strutture acquistate si aggiungono quelle direttamente costruite dal Gruppo – ci spiega il proprietario e fondatore Massimo Blasoni – tra acquisizioni e costruzioni puntiamo a complessivi 1.000 nuovi posti letto entro il 31 dicembre. Una crescita imperiosa che fa seguito a quella del 2023 rispetto al 2022, che ha registrato un incremento di fatturato del +28%. Stiamo investendo molto e abbiamo una pipe line di sviluppo che, proseguendo così, ci porterà in breve a raggiungere i 10.000 posti letto: nessuno nel settore cresce alla nostra velocità. La crescita, mi preme ricordarlo, di un gruppo realmente del Friuli-Venezia Giulia e che appartiene all’imprenditore e non a un fondo di private equity: siamo veramente in pochi”, continua Blasoni.
Il piano di sviluppo di Sereni Orizzonti.
Le nuove aperture rientrano nel piano di sviluppo da 200 milioni che Sereni Orizzonti ha avviato e che prevede la costruzione entro il 2028 di 20 nuove residenze per anziani: sei cantieri sono già operativi, gli altri in imminente avvio. I nuovi posti letto saranno dislocati tra Friuli, Veneto, Piemonte, Toscana, Emilia-Romagna, Lombardia e Sardegna. Il progetto di sviluppo avrà importanti ricadute occupazionali: si stima che, a completamento dell’operazione, saranno necessarie oltre 1.000 assunzioni di figure professionali quali operatori sociosanitari, infermieri, medici e fisioterapisti.
L’azienda gestisce complessivamente oltre 5.600 posti letto con 80 Rsa in Italia e all’estero, coordinando circa 3.500 dipendenti, con un fatturato che al 2023 ha avuto un perimetro complessivo di 220 milioni di euro. “Questi numeri ci permettono di continuare il lavoro che da molti anni a questa parte portiamo avanti con orgoglio e impegno: costruire Rsa è necessario e fondamentale in un paese, lo dicono i dati per l’area Ocse, in cui l’incidenza degli over 65 sulla popolazione è prevista del 33,4% entro il 2060“, conclude Blasoni.