Le misure della Regione.
L’introduzione di una norma regionale “aperta”, che porta già in dote 7,5 milioni e mezzo di euro più 4 milioni dai Confidi, estensibili, e che individua una serie di misure a favore delle imprese correlate con gli interventi statali, al fine di evitare sovrapposizioni e una duplicazione di adempimenti rispetto alle iniziative che verranno assunte dal Governo. Oltre a ciò, per superare eventuali situazioni di particolare emergenza e garantire l’operatività dell’Amministrazione, viene prevista la possibilità per il Consiglio e la Giunta regionale di riunirsi anche in modalità telematica.
Questi alcuni dei provvedimenti contenuti nel disegno di legge “Prime misure urgenti per far fronte all’emergenza epidemiologica Covid-19”, approvato oggi a Trieste dalla Giunta regionale su proposta del governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga.
Un intervento, come spiegato dallo stesso governatore, ispirato dal confronto che c’è stato con le categorie economiche e che riprende alcuni passaggi fondamentali dello Sviluppoimpresa.
“L’Amministrazione – ha spiegato Fedriga – vuole così dare una prima risposta a fronte di quelli che sono gli effetti del coronavirus sul tessuto produttivo regionale. Criticità che, ad esempio, nel settore turistico hanno comportato l’80 per cento in meno di presenze: un dato preoccupante, che rischia di mettere in ginocchio tanti piccoli imprenditori che non possono essere lasciati soli”.
Nel dettaglio l’articolato contempla: la concessione degli aiuti alle imprese senza l’applicazione della regola del ‘de minimis’, la concessione a valere sulla Sezione anticrisi di specifici finanziamenti agevolati per far fronte ai danni causati al tessuto produttivo dal coronavirus; la sospensione per un anno del pagamento della quota capitale delle rate in scadenza di qualsiasi finanziamento agevolato concesso sui fondi di rotazione amministrati dal Comitato di gestione Frie (quindi Frie, Fondo per lo sviluppo delle Pmi, Interventi anticrisi per imprese artigiane/commerciali, attività produttive e turistiche, Fondo di rotazione per imprese artigiane, Fondo speciale di rotazione per imprese commerciali, turistiche e di servizio); il potenziamento dell’utilizzo delle risorse assegnate ai Confidi (4 milioni di euro) per sostenere le imprese coinvolte nelle crisi bancarie; l’attivazione di fondi rischi finanziati in passato dalla Regione presso Confidimprese Fvg e Confidi Friulia, che presentano disponibilità utilizzabili.
Per quel che riguarda la norma “aperta” che stanzia 7 milioni e mezzo di euro al tessuto produttivo colpito dall’emergenza da coronavirus, si tratta di fondi regionali finalizzati all’aumento di quelle che saranno le intensità contributive previste a livello statale. La correlazione tra i due piani istituzionali consentirà un abbattimento del peso burocratico per le imprese.
Sempre nel ddl, si trova anche la disposizione, in deroga a quanto previsto dai bandi e dai regolamenti, di differire, a tutto il 2020, il periodo di svolgimento di eventi e manifestazioni turistiche, ammettendo il riconoscimento delle spese già sostenute, anche se l’evento non si è svolto.
Viene altresì prorogato al 30 settembre 2020 il versamento del saldo dovuto in base alla dichiarazione relativa all’Irap per il periodo d’imposta 2019 e della prima rata di acconto per il periodo d’imposta 2020, limitatamente a quanta parte sia riferibile al valore della produzione realizzato in Fvg.
Infine, relativamente ai disagi degli operatori culturali e delle associazioni sportive, viene concesso agli operatori del settore beneficiari di finanziamenti regionali di modificare il programma delle attività dei progetti finanziati e di rendicontare le spese sostenute o da sostenere in conseguenza della soppressione degli eventi.