I finanziamenti al Fvg grazie al Fondo europeo del Psr.
Oltre 93 milioni di euro per agricoltura, foreste e settore agroalimentare. Sono i finanziamenti destinati al Friuli Venezia Giulia grazie al Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, uniti a quelli derivanti dall’European recovery instrument.
Il comitato di sorveglianza del Psr 2014-2020 della Regione, riunitosi alla presenza dei componenti, dell’autorità di gestione del Psr, Karen Miniutti, e dell’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, forestali, ittiche e montagna Stefano Zannier, ha adottato delle modifiche al programma proprio per venire incontro al mutato quadro giuridico di riferimento. In sintesi, viene anche esteso il periodo di programmazione e di assegnazione delle dotazioni finanziarie decise dall’Unione Europea, soprattutto in ragione di nuovi scenari ed esigenze determinate dalla pandemia.
Come ricordato da Miniutti nel corso dei lavori, sono stati delineati i percorsi per assegnare e distribuire nelle varie misure gli oltre 93 milioni di euro che, con le regole attuali, spetteranno alla Regione Friuli Venezia Giulia, con la speranza che il piano di riparto nazionale che deve essere ancora approvato preveda un aumento di questi fondi.
“La nostra proposta per il riparto dei fondi, insieme ad altre 14 regioni – ha spiegato Zannier –, è stata costruita su quattro parametri, concreti: la superficie agricola utile, la produzione lorda vendibile, il numero delle aziende agricole e la superficie forestale. Ci auguriamo che questo nuovo riparto premi Regioni virtuose come la nostra”.
Obiettivo dei lavori del comitato di sorveglianza è ora quello di consentire velocemente l’attuazione del biennio di transizione, nelle more dell’approvazione del riparto effettivo, lavorando per attenuare le incertezze e i rischi per gli agricoltori e per l’intero settore agricolo e mantenere al contempo la vitalità delle zone rurali, ma anche contribuire alla sostenibilità ambientale e favorire una transizione agevole verso il nuovo periodo di programmazione.
“Tanto più che, allo scopo di aiutare gli agricoltori e le zone rurali ad affrontare gli impatti derivanti dalla pandemia – ha puntualizzato l’assessore – è stato messo a disposizione dello sviluppo rurale uno stanziamento aggiuntivo di risorse per gli anni 2021 e 2022 da parte dello strumento dell’Unione europea per la ripresa, l’European recovery instrument appunto, con il quale finanziare misure nei Psr che aprano la strada a una ripresa economica resiliente, sostenibile e digitale”.
Nel dettaglio è stato introdotto un tipo di intervento, da sostenere con le risorse Euri, per incentivare un significativo miglioramento di uso e gestione dell’acqua da parte delle aziende agricole nel segno del risparmio. I criteri di selezione di questo nuovo intervento, approvati nel corso dell’incontro, daranno luogo prossimamente alla pubblicazione del bando dedicato che prevede aliquote particolarmente vantaggiose per i beneficiari (fino al 75% per i giovani) con l’intento di incentivare la conversione di impianti esistenti in impianti ad alta efficienza. Inoltre, sono state aggiornate le misure a superficie per dare avvio, già dalla campagna 2021, a un nuovo ciclo di impegni pluriennali agro-climatico-ambientali e per la conversione e il mantenimento dell’agricoltura biologica, della durata di tre anni anziché dei consueti cinque secondo le regole stabilite per la transizione.
Aggiornato anche il documento relativo alla certificazione della metodologia di calcolo dei mancati redditi e dei costi aggiuntivi per le misure a superficie, con l’inserimento di tre nuovi premi per barbatelle, piante madri per marze e piantamadre di portainnesti biologiche per rafforzare un’importante filiera regionale secondo i criteri della produzione biologica. I bandi specifici delle misure a superficie saranno pubblicati a breve prevedendo la scadenza per la presentazione delle domande al 15 giugno 2021.