I dati dell’export in Friuli Venezia Giulia.
Nel primo trimestre del 2022 il valore dell’export delle imprese del Friuli Venezia Giulia (pari a 5 miliardi di euro) ha evidenziato una sensibile crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+51,3%, 1,7 miliardi in più).
Lo rileva il ricercatore dell’Ires Fvg Alessandro Russo che ha rielaborato dati Istat. A livello nazionale la variazione è stata del +22,9%; solo la Sicilia (+71,9%) e la Calabria (+56,6%) hanno fatto registrare degli andamenti più sostenuti rispetto alla nostra regione. Il forte aumento dell’export della Sicilia è spiegato, in particolare, dall’incremento delle vendite di prodotti petroliferi raffinati.
All’opposto solo Molise (-23,5%) e Basilicata (-13,5%), mostrano delle diminuzioni dell’export legate all’andamento negativo delle vendite di autoveicoli. Sempre nel primo trimestre 2022 si riscontra anche un notevole incremento del valore delle importazioni regionali (+49,1%); l’avanzo commerciale è comunque aumentato (da 1,3 miliardi di euro nei primi tre mesi del 2021 a 2 miliardi quest’anno).
Il risultato è condizionato dalla cantieristica navale
Il risultato decisamente positivo della nostra regione è stato determinato in primo luogo dall’andamento della cantieristica navale, caratterizzata come è noto da una elevata variabilità dell’export nel tempo, che nel primo trimestre dello scorso anno aveva evidenziato un valore quasi nullo (appena 9,2 milioni di euro contro i 711 del primo trimestre 2022).
Al netto di questo comparto la variazione dell’export regionale sarebbe stata ugualmente positiva (pari a +30,2%) e superiore a quella nazionale (+22,9%) e del Nordest (+24,2%). Oltre a questa dinamica caratteristica della nostra regione, occorre considerare i forti rialzi dei prezzi registrati in diversi settori, come ad esempio quello dell’acciaio; il comparto delle produzioni in metallo fa infatti segnare un incremento del valore delle vendite pari a quasi +50% nei primi tre mesi di quest’anno. Nello stesso periodo, inoltre, il valore delle importazioni dei prodotti della siderurgia è aumentato del 66%.
I dati territoriali evidenziano per quanto detto un risultato particolarmente positivo dell’area isontina (+312,3%) Tutte le altre province mostrano comunque incrementi superiori (Udine +34,2%, Trieste +36,1%) o in linea rispetto alla media nazionale (Pordenone +22,9%).
Aumentano soprattutto i flussi verso i Paesi extra UE
In merito alle destinazioni geografiche dell’export delle imprese regionali, si osserva infine una crescita sostenuta dei flussi destinati al mercato extracomunitario (+83,9%), in particolare verso gli Stati Uniti (+301,8%, un andamento connesso al settore della cantieristica navale). Anche gli scambi con i partner commerciali più importanti come la Germania (+36,2%), la Francia (+27,9%) e l’Austria (+45,6%) presentano degli andamenti fortemente crescenti. Gli scambi commerciali con la Federazione Russa, dopo diversi anni di sanzioni e infine a causa del conflitto in corso, si sono progressivamente ridotti; le esportazioni delle imprese regionali in questo Paese sono passate da 45 milioni di euro nei primi tre mesi del 2021 a 39 milioni nello stesso periodo di quest’anno (-14,1%).