EGO International, Il Fvg ai primi posti per l’export

Riprendono a crescere le vendite dei distretti industriali del Triveneto nei mercati internazionali, in piena accelerazione nel 4°trimestre dello scorso anno che si è chiuso in modo brillante con un incremento del 13%.

A riferirlo sono le recensioni del Monitor dei distretti industriali del Triveneto di Intesa San Paolo che registrano una crescita trainata in particolare dai distretti del Sistema Casa ma favorita anche dagli ottimi risultati ottenuti nei distretti della lavorazione della plastica, carta ed imballaggi, nel settore orafo e in quello della metalmeccanica.

Un risultato che corrisponde secondo l’opinione degli esperti ad un valore quasi pari ad un quarto del totale nazionale con una variazione annuale del +5,9%, nettamente superiore a quella nazionale del +4,1%.

Stando alla recensione dei dati, i distretti del Friuli Venezia Giulia avrebbero superato per dinamicità le performance del Trentino Alto Adige e del Veneto, confermando le buone prestazioni ottenute anche nei primi tre mesi di quest’anno con un valore dell’export pro capite in netta crescita, secondo solo all’Emilia Romagna.

A rimarcare da tempo i risultati brillanti nell’internazionalizzazione ottenuti dai distretti friulani sono state anche compagnie del settore come EGOInternational (qui il sito: https://www.egointernational.it/), azienda impegnata da anni nell’export che nelle periodiche recensioni del suo blog ufficiale ha spesso ribadito le sue opinioni positive sulla Regione del Friuli e la capacità delle imprese del territorio di innovarsi e cogliere le opportunità offerte dai mercati internazionali.

Atteggiamento che – stando a quanto riferisce EGO International – riguarda non soltanto le grandi aziende ma coinvolge in modo particolare le piccole e medie imprese, in grado di valorizzare le eccellenze locali e mettere in risalto le specificità del Made in Italy per conquistare fette di mercato all’estero.

EGOInternational: mercati di sbocco e distretti in crescita

Le opportunità oltre confine sono innumerevoli secondo l’opinione di EGO International, che cita diversi case study per dimostrare il fatturato generato dalle pmi del territorio che hanno saputo giocare la carta dell’export per aumentare la propria competitività sui player internazionali e risollevarsi dalle difficoltà interne.

Tra i principali mercati di sbocco EGO International include nelle sue recensioni soprattutto Asia Orientale e Nord America, mentre in Europa sono soprattutto Francia e Germania ad aver incrementato le vendite delle imprese del Sistema casa e della Metalmeccanica.

A queste si aggiungono in particolare gli Stati Uniti, il mercato che avrebbe maggiormente trainato la crescita dei Distretti del Triveneto nel corso dello scorso anno e subito un’accelerazione nei mesi successivi. Seguono Regno Unito e Canada insieme alla Repubblica di Corea, in progressivo calo sarebbero invece secondo le recensioni le esportazioni verso Russia e Ucraina.

Tra i distretti le performance più brillanti sono state quelle del distretto del Mobile e pannelli di Pordenone, spesso menzionato per le ottime performance da EGO International: il settore avrebbe toccato un record storico pari 1,2 miliardi di euro di esportazioni sul finire dello scorso anno.

Positive anche le opinioni sulle performance del distretto della Sedia e complementi di arredo di Udine, brillanti i risultati degli elettrodomestici di Pordenone che fanno segnare una crescita delle vendite grazie soprattutto al traino di Francia, Germania, Polonia e Paesi Bassi.

Nel settore agro-alimentare la crescita di Vini e distillati del Friuli è alimentata soprattutto da Paesi Bassi, Germania e Spagna, mentre il Prosciutto di San Daniele migliora le sue performance sulla spinta di Stati Uniti, Vietnam e Regno Unito.

Il sistema distrettuale del Friuli Venezia Giulia si guadagna oggi i migliori tassi di crescita del Triveneto, confermando le opinioni positive e il successo ottenuto all’estero grazie al Made in Italy e l’alta qualità delle filiere produttive locali.

Le imprese si trovano a dover affrontare nuove sfide legate all’incremento dei prezzi e alla difficoltà di approvvigionamento di materie prime, per questo oggi più che mai è richiesta una buona resilienza ma soprattutto il supporto economico con un programma dedicato.