Confcooperative Fvg organizza un convegno sui contratti pubblici.
Oltre 2 miliardi di euro di appalti pubblici per lavori o servizi in un anno nel Fvg, solo considerando le gare sopra i 40 mila euro, registrate dall’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione, nelle sue relazioni annuali. Un dato notevole, ma in calo.
Lo rivela Confcooperative Fvg, che oggi e il 14 maggio organizza il convegno in materia di contratti pubblici, da alcuni anni diventato punto di riferimento per operatori pubblici e professionisti. Un appuntamento saltato nel 2020 causa pandemia e quest’anno proposto in versione online.
Nei dodici mesi, da settembre 2019 ad agosto 2020, sono state effettuate 3.795 gare di importo pari o superiore ai 40 mila euro, per un importo complessivo di poco superiore ai 2 miliardi di euro. Dati in calo rispetto ai dodici mesi precedenti (settembre 2018-agosto 2019) quando le gare erano state 4.077 (-7 per cento) e l’importo 2.198 milioni di euro (-7,7 per cento) ed ancora meno del 2017-2018 quando l’importo aveva superato i 2,3 miliardi di euro. Più di metà delle gare riguarda la fornitura di servizi: in attesa dei dati 2020, nel 2019 le gare per servizi sono state 1.594, per 1,2 miliardi di euro e un importo medio di 780 mila euro.
“Il sistema delle gare pubbliche va semplificato. È questa una richiesta ricorrente di Confcooperative – sottolinea il presidente regionale, Daniele Castagnaviz – ed è positivo che il Pnrr presentato dal governo Draghi preveda di fare un passo avanti sulla strada della semplificazione. Serve una disciplina più snella, con regole semplici e chiare, eliminando tutto ciò che non è richiesto dalla normativa europea”.
“Il progetto di Recovery fund – gli fa eco il segretario generale, Nicola Galluà – introduce alcune ipotesi di riforma che dovranno prendere la forma di una legge delega da presentare al parlamento entro il 2021. Il nostro auspicio è che questa tempistica sia rispettata perché la riduzione e razionalizzazione delle norme in materia di appalti pubblici è assolutamente necessaria, così come la riduzione degli oneri documentali ed economici a carico di chi partecipa alle gare”.