Incontro a palazzo Torriani con gli imprenditori arrivati dalla città argentina di San Francisco
“Il mondo viaggia sulle gambe degli uomini ed è per questo che le relazioni personali diventano fondamentali per rafforzare l’amicizia, l’economia e il vivere comune. Pur non nascondendo il momento complesso che sta vivendo l’Argentina, penso che, alla luce del buon interscambio già esistente con l’Italia, sia importante poter contare su interlocutori di riferimento per migliorare le relazioni e anche il business. In particolare, sono convinto che le relazioni tra università possano fungere da punto di partenza per dare impulso e futuro ai nostri giovani. Tra Friuli e Argentina i legami sono profondi e ci sono tante cose che ci accomunano, ma ora dobbiamo seminare per raccogliere e fare un ulteriore sforzo di progettualità”.
Lo ha sottolineato Adriano Luci, past president di Confindustria Udine, nell’accogliere, questa mattina, a palazzo Torriani, assieme al direttore Michele Nencioni, al responsabile dell’ufficio Innovazione Franco Campagna e al responsabile del settore Internazionalizzazione Alessandro Tonetti, la delegazione argentina di San Francisco, venuta per tre giorni in Friuli. Presenti all’incontro anche il presidente del Cosef, Marco Bruseschi con il direttore Roberto Tomè, oltre al presidente dell’Ente Friuli nel Mondo, Franco Iacop.
La delegazione argentina di San Francisco
La Delegazione argentina era composta, per il Comune di San Francisco, da Damián Javier Bernarte, intendente di San Francisco, e Germán Fassetta, segretario di vinculación educativa, tecnológica y productiva (Coinvolgimento educativo, tecnologico e produttivo); per il Parco Industriale di San Francisco, dal direttore Leonardo Beccaria; per l’Associazione Famiglia Piemontesa San Francisco, dal presidente José Luis Vaira e dal vicepresidente Miguel Bono; per la Universidad Tecnòlogica Nacional Facultad Regional San Francisco, dalla vicedecana Claudia Verina e dal professore Javier Vignolo, coordinatore dei Laboratori per la Produzione e l’Ambiente; per il Consolato italiano a San Francisco, dall’agente consolare Fernando Lorenzatto, e per Italia Mondo – Scuola italiana Asoc Flja Piemontesa, dalla traduttrice Sandra Secchi.
Nuova visita in Friuli
A distanza di cinque anni, Confindustria Udine accoglie, dunque, la nuova visita della delegazione argentina di San Francisco. Con l’auspicio che, anche questo incontro, costituisca uno stimolo per far ripartire con rinnovato vigore l’interscambio commerciale tra Friuli e Argentina, oltre a rinsaldare i rapporti già in essere.
A tale riguardo, il direttore Nencioni – dopo aver illustrato agli ospiti le caratteristiche del sistema produttivo della provincia di Udine – ha ricordato che, secondo le elaborazioni dell’Ufficio Studi di Confindustria Udine su dati Istat, le esportazioni del Fvg verso l’Argentina nel 2023 sono diminuite del -12,5% rispetto al 2022 (da 21 a 18 milioni di euro), a seguito del calo delle vendite di macchinari (-48,2%, da 12,8 a 6,6 milioni di euro) e dell’aumento di esportazioni di apparecchiature elettriche (+66,8%, da 2,2 a 3,7 milioni di euro) e prodotti di lavorazioni di minerali non metalliferi (da 214 mila a 3,4 milioni di euro).
Le importazioni dall’Argentina sono scese nel 2023 rispetto al 2022 del -48,8% (da 1,4 milioni di euro a 718 mila euro.). In provincia di Udine l’export nel 2023 è passato da 7,4 a 6,6 milioni di euro (-11,8%: vendite macchinari -44,2%, da 5,1 a 2,9 milioni di euro), l’import da 1,3 milioni di euro a 544 mila euro (-58,4%).
Storici rapporti economici
“Va però rilevato – ha concluso Nencioni – che, nel mondo, l’Italia nei confronti dell’Argentina è il 10° fornitore (2° tra i Paesi UE) e il 21° cliente (3° tra i Paesi UE). In Argentina operano 250 imprese italiane ed il fatturato annuo di imprese argentine con capitale italiano raggiunge la ragguardevole cifra di 11miliardi di euro”.
“Le relazioni sono fondamentali nel mondo dell’economia – ha confermato il presidente del Cosef Marco Bruseschi – e anche questa possibilità di far incontrare le imprese insediate nel nostro Consorzio con quelle del Parco Industriale di San Francisco rappresenta, a tutti gli effetti, un’interessante opportunità di scambio, di acquisto e di vendita dei rispettivi prodotti, oltre che di allargamento degli orizzonti. Fedeli al nostro ruolo di sviluppatori dell’economia, noi del Cosef – con le oltre 320 imprese insediate i 18milioni di metri quadri gestiti – desideriamo illustrare con orgoglio alla delegazione argentina come ragioniamo e come operiamo per essere considerati un modello che funziona. È nostra intenzione, poi, quella di essere sempre più interconnessi con il mondo. Da qui il percorso di internazionalizzazione da noi avviato che ci porterà a essere presenti, in primavera, alla fiera della logistica a Monaco di Baviera e all’Expo di Osaka”.
A San Francisco c’è anche un’azienda friulana
Nel Parco industriale di San Francisco, dal 2022, è insediata anche un’impresa friulana, l’Argesteco del Gruppo Luci di Povoletto, specializzata in servizi di consulenza e analisi in materia ambientale.
“L’Argentina – ha spiegato ancora Adriano Luci – è un Paese complicato, ma dalle grandissime prospettive e dalla ricchezza inestimabile dal momento che ha tutto quello che necessita, materie prime comprese. Ovviamente, proprio la complessità della nazione ci fa procedere con cautela, ma non ci fa desistere dal puntare con convinzione su questo mercato, anche perché siamo convinti che le tematiche ambientali siano sempre più attuali e imprescindibili per la responsabilità sociale delle grandi multinazionali”.
Città con forti radici italiane
Dal canto suo, l’intendente Damiàn Javier Bernarte ha ricordato come San Francisco, 70mila abitanti, sia una città abitata prevalentemente da persone di origine italiana, annoverando tra le sue peculiarità anche il fatto di essere sede di un’Università in scienze tecnologiche e bio-tecnologia. San Francisco ospita poi il più grande Parco tecnologico dell’Argentina e uno dei più rilevanti dell’intera America Latina. Vi sono insediate 170 piccole e medie imprese, molte delle quali fondate da imprenditori di origine friulana, e altre 70 sono in procinto di farlo. Da qui l’interesse a conoscere il know-how delle imprese friulane, in particolare sui temi di industria 4.0”.
“L’Ente Friuli nel mondo – ha affermato il presidente Iacop – è impegnato a coltivare relazioni tra le terre d’origine e i Paesi di emigrazione. La presenza delle nostre comunità in Argentina è molto rilevante e percepiamo la volontà di mantenere i contatti”. Iacop ha poi ricordato alcuni progetti che hanno già coinvolto i giovani argentini e l’Università di Udine. “Puntiamo a rafforzare – ha detto – il corso su Valori identitari e imprenditorialità e sono in cantiere altre iniziative sul fronte della formazione, anche su input di Confindustria Udine, per le quali mi recherò a Buenos Aires a fine mese”.
La delegazione argentina si è poi recata a palazzo d’Aronco per incontrare il sindaco di Udine Alberto Felice De Toni. Nel pomeriggio, hai infine fatto tappa all’Uniud Lab Village, dove ha avuto modo di visitare i laboratori di SMACT, LOD, LAMA e DIH Udine (Digital Innovation Hub) e a Friuli Innovazione, alla presenza di Dino Feragotto, rappresentante generale di Confindustria Udine.