La situazione.
Da maggio scorso il Gruppo consiliare regionale del Patto per l’Autonomia ha denunciato, tramite una interrogazione ancora inevasa, “la situazione di indeterminatezza dell’ente Udine e Gorizia Fiere con grosse difficoltà nell’assetto economico e finanziario, caratterizzato da perdite significative la cui copertura era possibile solo grazie alle riserve societarie.
“Apprendiamo in questi giorni che, dopo il Comune di Udine, anche il Comune di Martignacco, che aveva ricevuto dalla Regione senza possibilità di scelta le quote precedentemente detenute dalla Provincia di Udine, ha deciso di procedere con l’alienazione delle stesse quote – spiega il capogruppo, Massimo Moretuzzo -. E di certo non si può biasimare il Comune di Martignacco, visto il silenzio mantenuto in tutti questi mesi sulla vicenda dalla Regione, la quale, da interlocutrice principale, prima tra tutti dovrebbe da un lato individuare soluzioni per sanare la difficile situazione economico-finanziaria di Udine e Gorizia Fiere, dall’altro chiarire quale idea di sviluppo e rilancio della fiera di Udine e dell’intero sistema fieristico regionale abbia.
“Che la realtà fieristica regionale sia di rilevanza strategica per l’intero tessuto economico del Friuli Venezia Giulia è evidente a tutti e, parimenti, è innegabile che il quartiere fieristico di Udine rappresenti un nodo cruciale di tale sistema per molteplici motivi – continua Moretuzzo -, non da ultimo per la sua posizione. Vista anche l’importante entità di risorse già stanziate (10 milioni di euro per l’ammodernamento), se non si procede immediatamente ad avviare una progettualità calibrata su un’idea forte e precisa di rilancio o eventualmente di riqualificazione dell’area, in cui vengano coinvolti tutti gli attori interessati, si rischia di sprecare un’occasione importante per l’intera regione”.