L’analisi di due imprenditori della provincia di Udine sulla crisi.
Una crisi che continua a essere disomogenea, perché ha colpito i settori economici in modo diverso, ma che, complice un’incertezza programmatica sul fronte politico, sta frenando anche gli investimenti di privati e aziende per interventi che si dovrebbero fare ora, in vista della ripresa.
È quanto emerge dalle riflessioni di due “capitani d’impresa” che stanno vivendo in prima fila gli effetti e le trasformazioni accelerate o imposte da Covid-19, perché entrambi attivi nell’ambito dell’hi-tech e dei servizi tecnologici alle imprese.
Parte dalla necessità di creare prospettiva Marco Crasnich, amministratore delegato di Overlog, l’azienda di Buttrio (Ud) da trent’anni specializzata nello sviluppo di soluzioni software per la gestione logistica. “Dobbiamo dare a privati e aziende un motivo per spendere, perché la liquidità c’è – afferma -. Assistiamo a uno scollamento evidentissimo tra politica e mondo economico-sociale ma, se manchiamo quest’occasione creatasi con la pandemia per riforme importanti e strutturali, faremo un errore imperdonabile per chi viene dopo di noi”.
Considerazioni che nascono dall’osservatorio che rappresenta Overlog rispetto al resto del mondo imprenditoriale. “Stiamo verificando che in questo momento la condizione economica e finanziaria di una parte non marginale delle aziende è meno critica rispetto ad altri tempi – evidenzia -, ma ciò che manca è la fiducia e la serenità per operare investimenti. Una ripresa non potrà non esserci – aggiunge – e occorre andarle incontro preparati. Sarebbe perciò importante una guida del Paese che individui gli assi strategici di sviluppo e dia fiducia a chi le risorse le ha e può investire rapidamente”.
Ottimista è Cristian Feregotto, alla guida di Infostar, system integrator specializzata nella fornitura e nell’integrazione di soluzioni informatiche e digitali con sede a Collalto di Tarcento (Ud). “L’Italia è sempre uscita dalle secche e ce la farà anche in questa occasione – premette l’imprenditore -. Nel primo trimestre del 2021 economicamente si è in linea con la situazione del 2020 e, pur essendoci storie imprenditoriali positive, in generale verifichiamo che la maggior parte delle aziende convive con una difficoltà profonda”. Un malessere acuito dalle vicende politiche di questi giorni. “La situazione è indubbiamente complessa – prosegue Feregotto – ed eventuali due mesi di campagna elettorale non ci vorrebbero, a meno che non siano davvero un investimento per il medio termine e garantiscano la premessa per una guida stabile del Paese”.