Cresce la Lef di San Vito, ospiterà il più integrato Digital Innovation Hub al mondo

L'inaugurazione della nuova ala della Lef di San Vito al Tagliamento, al centro l'assessore Sergio Emidio Bini con il presidente di Confindustria Alto Adriatico, Michelangelo Agrusti.

Inaugurazione del nuovo ampliamento della Lean Exerience Factory di San Vito al Tagliamento

Taglio del nastro per il nuovo ampliamento della Lef, la Lean Exerience Factory di San Vito al Tagliamento. Un esempio di innovazione unico nel suo genere in Italia: da fabbrica modello ad azienda digitale modello, la nuova struttura ospiterà il più integrato Digital Innovation Hub al mondo, permettendo ai partecipanti dei corsi di sperimentare una trasformazione digitale.

Il nuovo edificio – come spiegato dal presidente di Confindustria Alto Adriatico, Michelangelo Agrusti – ha potenziato la capacità del centro, che ora è in grado di formare ogni anno in presenza oltre 500 organizzazioni e 6 mila partecipanti, che possono arrivare a 10 mila grazie all’erogazione dei corsi da remoto.

Investimento regionale da 4,5 milioni

“L’inaugurazione di oggi è il frutto di un lungo percorso di virtuosa collaborazione fra Lef, Regione e Consorzio di sviluppo economico Ponte Rosso“, ha detto l’assessore regionale alle Attività produttive Sergio Emidio Bini. “Credendo in questa strada abbiamo messo a disposizione negli ultimi anni 4,5 milioni complessivi che hanno consentito non solo la realizzazione delle infrastrutture ma anche le dotazioni strumentali. Un percorso in cui la Regione ha svolto convintamente la propria parte, ben sapendo quanto sarà sempre più importante accompagnare le imprese in progetti di alta formazione che consentano di testare e mettere in pratica le tecnologie digitali nella grande sfida della trasformazione dei processi produttivi”.

Bini annuncia i numeri dell’assestamento regionale estivo

“Questi risultati – ha proseguito Bini – evidenziano l’importanza di come in Friuli Venezia Giulia, attraverso il continuo confronto con le categorie, si riesca a fare sistema a favore del tessuto produttivo regionale. Questi sono anche i giorni in cui stiamo mettendo a punto l’assestamento di bilancio estivo: ad oggi sono oltre 165 i milioni che verranno allocati per l’economia regionale e sono destinati a crescere ulteriormente portando a una dotazione di budget complessiva che nel 2024 raggiungerà circa 400 milioni a favore dei diversi comparti produttivi. Un grande sforzo economico che – ha aggiunto l’assessore – testimonia quanto l’Amministrazione regionale stia facendo per consentire alle nostre imprese di poter essere sempre più competitive anche in congiunture economiche non facili”.

“L’obiettivo della Regione – ha evidenziato l’esponente dell’Esecutivo Fedriga – è quello di dare risposte concrete a imprese e territori. E lo facciamo anche partendo dal sostegno ai Consorzi di sviluppo economico verso i quali la manovra di assestamento destina oltre 58 milioni, 20 dei quali dedicati proprio al Consorzio del Ponte Rosso per la realizzazione della rete duale delle acque a servizio dell’area industriale. Consci anche di quanto sia importante l’accesso al credito, sempre nell’assestamento di bilancio, sono stati stanziati 48,5 milioni proprio per sostenere le aziende nel reperimento della liquidità“.

Si punta a dare vita a un ‘piano industriale regionale’

“Queste strategie – ha sottolineato ancora Bini – stanno dentro a un quadro di sistema che ha portato la Regione, assieme alle categorie, ad avviare un nuovo percorso di analisi e visione strategica al fine di elaborare delle linee guida per la realizzazione di un vero e proprio “piano industriale regionale” decennale per lo sviluppo del comparto manifatturiero, ribadendo ancora una volta la centralità del settore per l’economia del Friuli Venezia Giulia”.

E tra le strategie di sistema l’assessore ha citato anche il progetto di Confindustria Alto Adriatico che a settembre porterà già i primi lavoratori formati in Ghana attraverso una lodevole iniziativa con gli istituti salesiani. “Anche questa – ha detto Bini – è un’iniziativa eccellente, realizzata da quell’ecosistema del Friuli Venezia Giulia che funziona. Riuscire a portare nuova manodopera formata e qualificata è un ottimo risultato, quindi ben vengano figure professionali da altri Paesi attraverso un’immigrazione regolata e controllata”.

L’assessore ha quindi ribadito quanto “in tutto questo la Lef, e quello che qui con rara lungimiranza si fa ormai dal 2011 a favore dell’innovazione e della trasformazione del manifatturiero, rappresenta un esempio di eccellenza nell’affiancamento alle imprese nella fase di trasformazione industriale dentro un ecosistema territoriale. Insomma, un partner strategico fondamentale per traguardare le nuove sfide che ci attendono che rappresenta un orgoglio per il Friuli Venezia Giulia”.