Cambia pelle la cooperativa Legno Servizi di Paluzza.
La cooperativa Legno Servizi di Paluzza, dal 1995 punto di riferimento per il sistema bosco-legno regionale, cambia pelle. Lo ha deciso all’unanimità l’Assemblea straordinaria dei 56 soci riunitasi presso il Cesfam di Paluzza che modificando lo Statuto ha, di fatto, trasformato la “vecchia” Legno Servizi nel primo forestry cluster d’Italia (inserito pure nell’European Cluster Collaboration Platform): un ecosistema regionale di imprese e competenze collegate caratterizzate da un unico obiettivo di crescita, operativo nelle catene di valore e di progettualità europea.
“Una modifica epocale per la nostra società cooperativa la quale, in questo modo, si posiziona come soggetto a supporto delle imprese boschive e delle segherie di prossimità, ossia quelle che utilizzano il legno “Made in Fvg” come materiale principale nella propria produzione – spiega il presidente di Legno Servizi, Carlo Piemonte -, in uno stretto dialogo e sinergia con la Regione e secondo i principi di sostenibilità, sicurezza e innovazione. Quindi, una società che sarà costituita di soli soci privati attivi nelle filiere specifiche del bosco-legno Fvg per consentire un rafforzamento di quella cooperazione all’interno del territorio regionale necessaria a una efficace valorizzazione della materia prima legnosa”.
Il nuovo cda.
Un segnale concreto di questa nuova mission aziendale arriva anche dalla rinnovata composizione del consiglio di amministrazione dove fanno il loro ingresso tre nuovi amministratori, portando il numero complessivo a 8: Gregorio Vuerich, Riccardo Predan e Stefano Casagrande, rappresentanti di collegamento per la valorizzazione delle imprese boschive della Valcanale, delle Valli del Natisone e del Pordenonese all’interno di un sistema unitario che, con la Carnia, mette assieme le principali filiere forestali del Friuli VG.
“Nuovi percorsi e strategie per il bosco-legno regionale messe a sistema dalla nuova Legno Servizi che l’amministrazione regionale apprezza e sostiene con convinzione – ha scritto, tra l’altro, l’assessore alle Risorse agroalimentari e forestali, Stefano Zannier, in una lettera inviata all’Assemblea -. La corretta gestione delle tante risorse offerte dalle nostre foreste può essere attuata se tutti i protagonisti lavorano in raccordo tra loro, rafforzando le filiere locali».
Infine, ma non da ultimo, entra nel nuovo Statuto pure lo scopo di: “diffondere la cultura di una gestione attiva e responsabile delle foreste valorizzandone la multifunzionalità, la riforestazione, la diffusione di infrastrutture forestali e lo sviluppo di servizi ecosistemici a esse collegate”.