Dopo la guerra in Ucraina.
La guerra in Ucraina ha avuto come immediata conseguenza l’aumento dei prezzi soprattutto nel settore alimentare ed energetico anche in Friuli Venezia Giulia. I rincari si sono subito materializzati nell’aumento del petrolio e del gas, ma si stanno registrando incrementi anche per i prodotti agroalimentari come grano e mais e i loro derivati. Perchè, come è noto, Russia e Ucraina insieme sopperiscono circa ad 1/3 del fabbisogno mondiale di grano e rappresentano il 19% e l’80% delle forniture mondiali rispettivamente di mais e olio di girasole.
L’aumento della pasta.
Le previsioni all’orizzonte sono ancora peggiori, in vista delle dure sanzioni che saranno varate per colpire la Russia. Intanto, le associazioni dei consumatori segnalano che un pacco di pasta da mezzo chilo è passato dal prezzo medio di 0,59 euro a 0,79 euro. Secondo Coldiretti, il prezzo del grano ha già fatto un salto del +5,7%, mentre per mais e soia i rincari sono del +5,5% e del 2,87%.
Il costo della benzina.
Va male anche per il carburante. Il petrolio Brent – la tipologia di petrolio maggiormente scambiata a livello globale – è salito da 93 a 99 dollari al barile. E di conseguenza anche i prezzi di benzina e gasolio alla pompa continuano a crescere. In Friuli, secondo i dati forniti dall’Osservatorio prezzi del Ministero dell’Economia, la benzina ha superato i 2 euro al litro serviti, mentre il gasolio va verso i 2 euro.