Il settore della cultura in Friuli in ginocchio: “Servono voucher e iva ridotta”

Voucher e iva ridotta per far ripartire il settore culturale.

Da Confcooperative Fvg arriva l’allarme per il settore culturale. “Il comparto culturale risulta colpito in modo particolarmente grave – conferma Serena Mizzan, presidente del settore cultura e turismo di Confcooperative Fvg, con più di 30 cooperative associate -, sia per la chiusura delle strutture museali, sia per la cancellazione di date teatrali, tournée e la disdetta di contratti”.

“Abbiamo apprezzato – continua Mizzan – le prime iniziative della Giunta regionale che, sul fronte della rendicontazione dei progetti in essere ha compreso la difficoltà del settore e la necessità di introdurre un ampio grado di flessibilità. È un punto di partenza”.

Ma per ripartire “riteniamo che il settore avrà bisogno – prosegue Mizzan – di interventi di medio e lungo periodo“. Due strumenti possibili, per Confcooperative Fvg, potrebbero essere quelli dei voucher per le famiglie a sostegno della domanda di fruizione culturale e la generalizzazione dell’iva ridotta al 4% anche per quei servizi culturali che, oggi, vengono ancora sottoposti all’aliquota ordinaria.

“Due proposte concrete per la fase della ripartenza e, a questi, aggiungerei – conclude Mizzan – investimenti per l’aggiornamento tecnologico delle strutture, i riallestimenti, la formazione e le nuove produzioni, in generale tutto ciò che può aiutare il settore a recuperare il tempo perduto e a fare un necessario balzo in avanti”.