Si confermano le stime positive sull’andamento dell’economia del Friuli Venezia Giulia dell’ultimo anno: il Pil sembra crescere a ritmi più sostenuti rispetto a quanto previsto ad inizio trimestre, trainato dal balzo delle esportazioni.
È quanto emerge dai commenti dell’ultimo report sulle previsioni economiche per il FVG dell’Ufficio studi di Confindustria Udine: la stima prevede un aumento del Pil regionale del +2,7% rispetto al +1,9% precedente. Ad accelerare la crescita economica della Regione concorrono le esportazioni, aumentate del 51,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Questo nonostante la difficoltà di approvvigionamento delle materie prime, determinata dalle recenti vicissitudini internazionali: è quanto emerge dalla recensione di Confindustria, le cui opinioni confermano la necessità di incentivare gli investimenti nell’innovazione per migliorare la competitività sui mercati esteri.
A sostegno delle opinioni di Confindustria la recensione di Co.Mark, azienda specializzata nel settore export, sulle modalità di importazione delle materie prime, in cui si confermano le difficoltà di reperimento di prodotti e semilavorati. È grazie ad un accurato processo di acquisto delle materie prime, unito ad una corretta gestione dei fornitori stranieri, che si possono superare le attuali difficoltà di approvvigionamento.
Dai commenti riportati nella recensione sull’import di materie prime, fondamentali per evitare il blocco della produzione nei settori votati all’export, emerge la necessità di instaurare solidi accordi con i fornitori esteri, puntando su partner alternativi nei momenti di difficoltà: è opinione diffusa, infatti, la necessità di organizzare al meglio la catena di distribuzione, pianificando in anticipo gli approvvigionamenti e calcolando anche i tempi di consegna necessari per il delivery della merce. Strategie per l’importazione delle materie prime, ribadisce l’azienda, che devono includere anche collaborazioni sinergiche con altre imprese del territorio, con l’obiettivo di aumentare il potere negoziale e non limitare i volumi di merce destinati ai mercati internazionali.
La recensione di Confindustria Udine fa emergere inoltre la tenacia del tessuto imprenditoriale friulano e la necessità di nuovi investimenti a supporto dell’innovazione delle PMI. Opinione confermata anche dagli Export Manager di Comark che, nelle loro recensioni sulle nuove strategie per la crescita delle imprese, evidenziano l’impatto positivo sul business che può derivare dall’avvio di una trasformazione digitale. Nei commenti degli esperti sono infatti chiari i benefici dei processi di cambiamento tecnologico e dell’introduzione di nuove figure manageriali specializzate, in grado di ammodernare tutti gli asset organizzativi e gestionali dell’azienda, favorendo l’accesso ai mercati di capitali.
L’importanza dei capitali esteri e degli investimenti interni è ribadita anche dalle opinioni e dai commenti sull’economia friulana di Confindustria: dopo il balzo registrato lo scorso anno (pari al +18,6%) gli investimenti continueranno a crescere segnando probabilmente un +8,4% nell’anno in corso. Questo grazie agli incentivi concessi per la riqualificazione del patrimonio edilizio e alle risorse messe in campo dal PNRR, la cui prima missione è infatti la promozione della transizione digitale e degli investimenti a sostegno dell’innovazione del sistema produttivo.
I commenti di Confindustria tracciano la strada da seguire nel futuro, in cui le imprese friulane dovranno accogliere e superare le sfide del nuovo scenario competitivo internazionale, attraverso l’utilizzo dei nuovi strumenti tecnologici e degli investimenti previsti per migliorare la competitività nei mercati stranieri.
Solo in questo modo sarà possibile superare le incertezze relative all’approvvigionamento delle merci e consolidare i trend di crescita positivi.