Il problema derivati per il gruppo Cimolai.
Il Gruppo Cimolai affronta le criticità dovute ad alcuni contratti derivati che hanno indebitato l’azienda, ma intende rassicurare i propri dipendenti e il mercato circa il suo presente e il suo futuro.
Nonostante la drammatica congiuntura, nazionale e internazionale, la gestione caratteristica è soddisfacente ed in linea con le attese. Il portafoglio ordini – oltre 800 milioni di euro – è ai massimi storici e potrà beneficiare ulteriormente degli investimenti previsti nell’ambito del Pnrr. L’indebitamento ordinario sarebbe del tutto fisiologico.
L’unica problematicità è rappresentata da alcuni contratti derivati, emessi all’insaputa del presidente e degli organi sociali, che per effetto della repentina caduta del corso dell’euro nei confronti del dollaro presentano criticità. Per questo è stato dato mandato a Lazard di esaminare l’intero portafoglio degli strumenti finanziari ed eventualmente rinegoziare o impugnare tali contratti. Questo lavoro è ancora in corso e non è dunque ancora possibile quantificare l’ammontare delle reali ricadute sui conti aziendali.
Per affrontare i problemi di natura finanziaria il Gruppo fondato da Armando Cimolai ha in corso di definizione un aumento di capitale, il cui ammontare sarà definito solo dopo che Lazard avrà terminato il suo lavoro, al quale sono interessati anche realtà industriali estere.