L’allarme di Confindustria Udine sulla situazione degli autotrasportatori.
“Non possiamo permetterci costi di gestione così elevati. L’aumento del prezzo del gasolio registrato in queste settimane in Italia sta mettendo in ginocchio le imprese del settore del trasporto. Bisogna intervenire subito prima che la situazione si aggravi in maniera irreversibile”. Il grido di allarme è di Massimo Masotti, capogruppo del Gruppo Trasporti e logistica di Confindustria Udine, che non nasconde la sua profonda preoccupazione per la crisi economica che sta colpendo le imprese dell’autotrasporto in Italia, conseguenza diretta del caro-energia aggravata dalla crisi Russia-Ucraina.
“La verità – evidenzia Masotti – è che il nostro comparto è messo a dura prova: dall’aumento dei costi legati all’Adblue, agli pneumatici, al gas e alla energia elettrica si somma ora l’aumento del costo del carburante che, nel mese di marzo, ha raggiunto un picco mai visto in passato. Anche l’intervento governativo non ha portato ossigeno alle imprese: la riduzione di 25 centesimi sulle accise è stata accompagnata dalla contestuale sospensione del rimborso delle stesse accise di cui la categoria beneficiava. Il risultato è stato che non solo non c’è stato alcun vantaggio per le imprese di autotrasporto, ma addirittura si sono favorite le imprese con veicoli più inquinanti, che prima invece erano escluse dal rimborso. Il gasolio ora incide per oltre il 30% dei costi aziendali. Un effetto boomerang, che per le imprese rappresenta certamente un problema”.
Pur accogliendo favorevolmente le ultime manovre poste in essere dal Governo, il capogruppo evidenzia infatti come, causa gli ultimi rincari, la portata di queste misure non basta a garantire la salvaguardia delle imprese se non vengono immediatamente tradotte in misure compensative per le aziende. “Non posso che concordare con la posizione assunta da Thomas Baumgartner, presidente di A.N.I.T.A., la nostra associazione nazionale di categoria, che ha chiesto a viva voce misure sul ‘caro-gasolio’ concrete, efficaci e immediatamente fruibili, anche di natura temporanea, se vogliamo garantire la sopravvivenza di un settore considerato fondamentale per il sistema economico italiano”.
Un altro aspetto che incrementa le preoccupazioni delle imprese è quello legato all’approvvigionamento del prodotto. Le aziende, infatti, stanno riscontrando difficoltà sull’approvvigionamento di gasolio extra-rete sul mercato. “Da più di un mese – sottolinea Masotti – A.N.I.T.A. ha segnalato anomalie riscontrate sul mercato dei carburanti. Da un lato, appunto, riduzioni e in alcuni casi sospensioni delle forniture all’ingrosso (extrarete); dall’altro lato, un fenomeno anomalo nei prezzi, per cui in taluni momenti i prezzi dell’extra-rete superano quelli della rete stradale”.