Il caro energia al centro delle commissioni nella Conferenza delle Regioni.
Per fronteggiare le conseguenze del caro energia su imprese e famiglie la convocazione congiunta delle Commissioni Sviluppo Economico e Ambiente, Energia e Sostenibilità della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha portato alla predisposizione di proposte di interventi immediati che Governo e Parlamento possono attuare in tempi stretti.
È il resoconto degli assessori del Friuli Venezia Giulia alle Attività produttive Sergio Emidio Bini e alla Difesa dell’ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro sulla riunione unificata che le due Commissioni hanno tenuto oggi in videoconferenza.
Da parte dei due assessori è stata apprezzata la mobilitazione veloce delle Commissioni in seno alla Conferenza delle Regioni, in ragione della necessità di fare presto, perché l’Esecutivo nazionale adotti tutte le misure che possono essere messe in pratica subito. Misure – è stato evidenziato – di buon senso e che possono raccogliere un consenso totale e che vanno dal congelamento o l’allentamento degli effetti sulla contabilità societaria delle fatture legate ai costi dell’energia e delle materie prima, al potenziamento del credito di imposta sulla spesa energetica, a interventi eccezionali sul modello di quelli adottati per il Covid (Temporary Framework) supportati da finanziamenti a fondo perduto, all’ampliamento del microcredito con incremento della copertura dei Fondi di garanzia per le Pmi.
Tra le altre azioni proposte dalle due Commissioni della Conferenza delle Regioni – in vista della sintesi finale – sono state indicate l’incentivazione di autoproduzione di energia rinnovabile, il disancoraggio del prezzo dell’energia elettrica da quello del gas, la sterilizzazione di oneri, accise e Iva sugli aumenti indiscriminati di gas, energia elettrica e carburante e l’estensione della rateizzazione delle bollette.