Al via gli appuntamenti organizzati da Cantiere Friuli dell’Uniud.
Ricucire l’antico legame tra comunità di montagna e territorio, le sue risorse e i suoi prodotti. In poche parole, rinsaldare il rapporto tra quelle comunità, la città e la pianura. L’Officina montagna del Cantiere Friuli dell’Università di Udine affronta il tema Innovazione e multifunzionalità: i vantaggi della montagna, rimodulando gli incontri itineranti nelle montagne friulane spostandoli, causa pandemia, sul web.
Dopo il primo appuntamento di inizio mese a Venzone, si prosegue mercoledì 28 alle 16.30 con un incontro su imprese e filiere di economia solidale come strumento di sviluppo per la montagna. Il talk and lab prevede gli interventi di Lucia Piani, docente dell’ateneo friulano, che presenterà la legge sull’economia solidale e le sue potenzialità, Emilio Gottardo, che introdurrà La carta di Ampezzo per l’uso del legno locale nelle costruzioni, nei manufatti e negli arredi urbani, e Alberto Grizzo, presidente del Consorzio delle Valli e Dolomiti Friulane, che presenterà Il Consorzio delle valli e dolomiti friulane per uno sviluppo complessivo del territorio. Per prendervi parte è possibile registrarsi scrivendo a cantierefriuli@uniud.it oppure cliccando semplicemente il link https://bit.ly/01Montagna.
Venerdì 30 ottobre alle 16.30, si parlerà invece della Cooperativa di comunità come strumento di sviluppo per la montagna assieme agli esperti Debora Del Basso (Montagna Leader S.c.ar.l.), Andrea Colucci, imprenditore agricolo di Collina (Forni Avoltri), che presenterà la proposta della Cooperativa agricola di Collina e Kaspar Nickles, imprenditore agricolo di Dordolla (Canal del Ferro), con l’esperienza Tiere Viere: dall’agricoltura alla cultura per tenere viva la montagna. Il link da utilizzare in questo caso è il seguente https://bit.ly/02Montagna.
“Per far fronte ad un sistema economico globale che non lascia spazi all’economia locale, rendendo non competitivi sul mercato i prodotti montani e minacciando l’ambiente – spiega Mauro Pascolini, coordinatore dell’Officina Montagna e delegato del Cantiere Friuli –, vogliamo lanciare dal territorio montano un percorso concreto e ragionare su modelli economici alternativi realmente realizzabili. L’obiettivo è cercare alternative capaci di ricucire l’antico legame tra comunità di montagna e territorio, le sue risorse e i suoi prodotti – ha proseguito -, rinsaldando anche il rapporto tra comunità di montagna e di città/pianura, e sperimentando, ad esempio, i patti tra cittadini, come suggerisce la legge regionale 4 del 2017.