A Basiliano Calzavara Labs progetta la Smart City.
Oggetti intelligenti tutti connessi tra loro, capaci di offrire servizi e al tempo stesso di raccogliere dati e analizzarli per fornire rappresentazioni utili della realtà. Per toccare con mano come funzionerà la città del futuro bisogna entrare in Calzavara Labs, il laboratorio di Basiliano appena ultimato dove si progettano e sviluppano le tecnologie per le Smart City.
“Abbiamo voluto dare vita a una struttura che fosse un vero laboratorio di innovazione in cui mettere a punto applicazioni e soluzioni per la Smart City, non semplicemente un luogo dove mostrare i nostri prodotti”, spiega Massimo Calzavara, amministratore delegato di Calzavara Spa, società italiana tra le più note nella fornitura di torri tradizionali per telecomunicazioni e oggi apripista nello sviluppo delle nuove infrastrutture che aiuteranno le towerco a trasformarsi e a diventare attori strategici della Smart City.
Le torri per la telefonia mobile, infatti, finora sono state strutture passive affittate agli operatori di rete per installare le antenne e consentire la diffusione del segnale. Le smart tower di nuova generazione, invece, sono i pilastri della nuova città sicura, ecosostenibile e interconnessa, grazie all’integrazione di altre e nuove funzionalità, che vanno dal monitoraggio dell’inquinamento alla videosorveglianza, dalla gestione del traffico e dei flussi, anche di persone, all’illuminazione stradale, al supporto di schermi informativi e pubblicitari.
Dai gestori di torri per telecomunicazioni alle municipalità, dai gestori di centri commerciali agli aeroporti e stazioni, sono molti i referenti che possono trovare interessanti queste applicazioni. Infatti, non è certo un caso che vengano a testarle dalla Cina, dagli Emirati Arabi, dall’Australia.
Fondata nel 1966, oltre 100 dipendenti, Calzavara SpA ha visto salire nel 2020 il fatturato a 21 milioni di euro (10% in più rispetto al 2019) ed è diventata un fornitore globale di soluzioni ad alto contenuto tecnologico. Attualmente conta 3 sedi operative in Italia (Bologna, Udine, Roma) e 2 in corso di apertura (Milano, Padova), una a Marsiglia, in Francia, e una in Cina a Shanghai, dallo scorso novembre. L’azienda ha sempre dimostrato una spiccata vocazione per l’innovazione: è del 1976 il primo brevetto, un ripetitore passivo per ponti radio che negli anni ’90 ha ceduto il testimone ai pali-pino, strutture per telecomunicazioni a basso impatto visivo dall’aspetto di alberi, pino, palma e cipresso. La svolta però è arrivata nel 2006, con lo sviluppo di torri per telecomunicazioni che coniugano bellezza, design e tecnologia, premiate in breve tempo dal riconoscimento del mercato internazionale.