La richiesta dell’assessore Fvg alla Conferenza delle Regioni.
I contributi sotto forma di voucher riservati alle micro, piccole e medie imprese per la connettività “devono essere indirizzati alle aree del Paese dove questi possono essere realmente utilizzati e necessari”. Serve dunque realizzare un “progetto che sia il più possibile regionalizzato”, altrimenti “il rischio molto alto è quello di avere cospicue risorse non spese al Sud e poche al Nord dove, invece, il tessuto economico è fatto soprattutto da micro imprese”.
Parola dell’assessore regionale ai Sistemi informativi Sebastiano Callari, che, durante la riunione del Comitato per la diffusione della banda ultralarga (Cobul), ha partecipato in rappresentanza della Conferenza delle Regioni nel suo ruolo di presidente della Commissione speciale Agenda digitale.
“Prima di prendere qualsiasi decisione in questo settore così importante – ha rimarcato Callari – è fondamentale conoscere i dati relativi alla connettività a livello regionale”. Il motivo, per l’assessore è presto detto. “L’Italia – ha spiegato – presenta una concentrazione di aziende molto diverse fra il Centro Nord e il Sud, mentre, sulla base della normativa che disciplina i fondi europei per la coesione territoriale, sono previsti contributi superiori per le regioni meridionali rispetto a quelle centrali e settentrionali”.
“Le Regioni – ha concluso Callari – devono mantenere un ruolo di cabina di regia anche nei confronti degli altri enti locali territoriali. Anche a fronte della grave crisi che stiamo vivendo a causa della pandemia, crediamo sia importante riacquisire la sua prerogativa di organo decisionale sulla base delle indicazioni fornite dalle componenti tecniche”.