Le previsioni del Bitcoin per il 2021.
Dopo un 2020 caratterizzato dal rally delle criptovalute, il 13 marzo 2021 il Bitcoin ha superato i 61 mila dollari, un risultato storico per la moneta digitale ideata dal misterioso Satoshi Nakamoto. Nello scenario attuale non sembra poi così irrealistica la previsione d’inizio anno degli analisti di JP Morgan, con la banca d’affari americana che aveva stimato un possibile target a 146 mila dollari per Bitcoin nel lungo termine.
Intanto, anche Morgan Stanley entra negli investimenti sulle criptovalute, mettendo a disposizione dei suoi clienti la possibilità di acquistare posizioni in ETF costruiti per replicare le prestazioni delle tecnologie blockchain. La banca newyorchese si aggiunge a una lunga lista di istituti che oggi supportano gli investimenti crypto, tra cui Deutsche Bank e Bank of New York Mellon.
Le performance delle criptovalute nell’ultimo anno sono state incredibili, considerando un incremento della quotazione di Bitcoin di oltre l’800% in appena 12 mesi. Lo stesso hanno fatto gli altri asset crypto, con il valore di Ethereum salito del 1256% nell’ultimo anno, quello di Ripple del 197%, Binance Coin più del 2000% e Cardano di oltre il 4300%. Nella lista delle prime 10 criptovalute per capitalizzazione si trovano anche Tether, Chainlink, Stellar Lumens, Litecoin e Bitcoin Cash.
Continuano a crescere gli investimenti privati sulle criptovalute
Le criptovalute non sono riservate appena ai grandi hedge fund e agli investitori facoltosi, infatti anche nel settore retail sono in aumento gli investimenti crypto. Uno dei settori più in fermento è quello del trading online, infatti importanti broker come eToro hanno visto crescere in modo considerevole le operazioni finanziarie sulle criptovalute da parte dei propri clienti, tanto che nel 2020 ogni 25 posizioni aperte una è stata realizzata su Bitcoin, secondo le indicazioni pubblicate sul blog ufficiale dell’intermediario.
Com’è riportato anche in questo approfondimento presentato dal sito specializzato investingoal.it, il broker ha rafforzato i servizi per il settore crypto, infatti propone sia il trading di criptovalute con i CFD per speculare sui movimenti del prezzo, sia l’acquisto di monete digitali tramite carta di credito o PayPal da custodire nel wallet eToro. L’intero processo viene gestito con il supporto di eToroX, un exchange crypto evoluto progettato appositamente per sostenere l’elevata richiesta di investimenti nelle criptovalute.
D’altronde oggi sono sempre di più le aziende che offrono servizi legati alle monete virtuali e alle tecnologie blockchain, con il supporto fornito da colossi dei pagamenti come PayPal, Visa e MasterCard. Il successo di Bitcoin e company in ambito retail non riguarda soltanto il trading online e i pagamenti in criptovalute, infatti anche gli exchange hanno ottenuto risultato sorprendenti favoriti dal boom crypto del 2020, come dimostra l’annuncio dell’Ipo di Coinbase per la quotazione in Borsa con una possibile valutazione record di oltre 100 miliardi di dollari.
Chi desidera investire nelle criptovalute ha a disposizione tantissime soluzioni diverse al giorno d’oggi, infatti è possibile acquistare e vendere fondi crypto attraverso gli exchange, usare le monete digitali per effettuare transazioni e pagamenti, oppure fare trading online su ogni possibile direzione della quotazione attraverso i contratti per differenza. L’aumento del numero di criptovalute, inoltre, consente di diversificare gli investimenti in modo più efficace, con la possibilità di scegliere le tecnologie più mature come Bitcoin oppure quelle emergenti come Polkadot.
Le possibili prospettive per le criptovalute nei prossimi mesi
Secondo gli esperti di JP Morgan ormai Bitcoin è un asset che compete con l’oro, rappresentando per gli investitori un bene rifugio in grado di fornire protezione da una serie di rischi. Innanzitutto, le criptovalute difendono il capitale dall’inflazione, perciò possono costituire un investimento interessante per chi vuole tutelarsi dal possibile aumento dei prezzi nel breve termine.
Lo stesso avviene contro le distorsioni monetarie delle banche centrali, ad esempio il QE strutturale della Fed, oppure le politiche fiscali allegre dei governi per contrastare gli effetti della pandemia di Covid-19.
Sicuramente, l’ingresso negli investimenti crypto di operatori istituzionali, persone facoltose, trader retail, banche d’affari e hedge fund sta spingendo al rialzo le quotazioni delle principali tecnologie blockchain. Il settore sta anche subendo un processo di maturazione, come indica lo sviluppo degli investimenti nei token non fungibili (NFT), in grado di favorire il boom della crypto art. Recentemente, ha fatto scalpore l’acquisto all’asta da Christie’s di un’opera digitale di Beeple per quasi 70 milioni di dollari, un prezzo pagato per il file JPG su NFT dell’illustratore 39enne americano.
Le prospettive di crescita per il comparto delle criptovalute sono enormi, come dimostra anche l’interessamento delle banche centrali per queste tecnologie, con la Bce al lavoro sull’euro digitale e la Fed impegnata su un possibile progetto di sviluppo della versione crypto del dollaro.
Ovviamente, gli investimenti nelle criptovalute devono essere affrontati con cautela, poiché si tratta di un settore non regolamentato, analizzando con attenzione i fattori di rischio e adottando un approccio professionale e prudente, ad ogni modo è indubbio il ruolo di primo piano assunto oggi dalle criptovalute.