Il bilancio di Banca 360 Fvg si chiude con ottimi risultati.
Il primo bilancio di Banca 360 Fvg, che con 400 dipendenti e 58 sportelli è il principale player in regione nella galassia del Credito Cooperativo, si chiude all’insegna della crescita con un utile di 26,7 milioni di euro. La scelta di fondere BancaTer e Friulovest Banca, a partire dallo scorso 1° luglio, ha infatti generato un aumento di tutti i principali parametri che segnalano la redditività e la solidità di un istituto di credito.
I volumi complessivi gestiti si attestano a 6,3 miliardi rispetto ai 5,8 miliardi del 2022 (dato aggregato dei due istituti precedenti), quindi con un incremento di oltre 500 milioni e un +8,6%. Analizzando le singole componenti, la raccolta complessiva si attesta a 4 miliardi di euro, con un +12% rispetto a fine 2022 e 427 milioni in più. Questo grazie ai 2,8 miliardi della raccolta diretta, +9% in termini assoluti e 227 milioni di euro di impennata rispetto a fine 2022, e ai 1,2 miliardi di raccolta indiretta, +20%, cioè +200 milioni rispetto all’anno precedente.
Gli impieghi lordi si attestano a 2,3 miliardi, con una crescita del 3,5% rispetto a fine 2022 e 80 milioni in più in termini assoluti. Il 2023 ha visto Banca 360 Fvg protagonista nell’ambito delle operazioni di credito agevolato a conferma del grande lavoro svolto nell’affiancamento e nella consulenza alle imprese. Si registrano 409 pratiche per un totale complessivamente erogato di 103 milioni di euro. Lo stesso dato nel 2022 era stato di 240 operazioni per un controvalore di erogazioni di circa la metà, 55 milioni di euro. Anche i mutui ordinari nel loro complesso hanno rappresentato un dato significativo con oltre 3.000 erogazioni, per un controvalore di oltre 370 milioni di euro a sostegno degli investimenti delle famiglie e delle imprese. Considerando, quindi, le dinamiche degli impieghi e della raccolta diretta, il rapporto impieghi depositi si attesta al 78%.
Le parole del direttore generale Giuseppe Sartori.
Per quanto riguarda la qualità dell’attivo, anche il 2023 si caratterizza per una performance positiva: le partite deteriorate scendono dai 92 milioni di fine 2022 ai 74 milioni di fine 2023. L’Npl ratio lordo si attesta al 3,19%, con un calo quindi di oltre un punto rispetto allo stesso dato di dodici mesi prima. In termini di copertura del deteriorato, si è passati dal 75% di fine 2022 al 94% di fine 2023.
“Ci apprestiamo a proporre all’Assemblea dei Soci, in programma alla Fiera di Udine domenica 19 maggio, un bilancio con un utile al lordo di imposte di 26,7 milioni di euro, quindi con una crescita di oltre 6 milioni di euro rispetto alla somma degli utili lordi delle due banche a fine 2022 e una crescita del 30,7% – ha ricordato il direttore generale Giuseppe Sartori -. Il margine d’interesse cresce di 28 milioni di euro, con un +48% che è chiaramente riconducibile in gran parte alla dinamica dei tassi mondiali. Il patrimonio, che è il vero carburante per una cooperativa di credito, con l’utile 2023 si attesta a 294 milioni di euro, con un Cet1 pari al 20,92%”.
“Il 2023 è stato un anno positivo per una banca giovanissima, nata soltanto otto mesi fa, con dei parametri lusinghieri, sia per l’utile, sia per le coperture del credito – è il commento del presidente Luca Occhialini -. La nostra Missione si è confermata, realizzando inoltre l’obiettivo che in più occasioni abbiamo ricordato: 1 più 1 nel nostro caso fa veramente 3, perché abbiamo superato i 2 milioni di ritorni alla comunità sotto forma di sponsorizzazioni, di accompagnamento delle associazioni e di mutualità”.
“Non è mai semplice né scontato aggregare due realtà storiche, soprattutto per quanto riguarda le banche e le istituzioni finanziarie – ha concluso -, ma già questi primi mesi hanno evidenziato che l’attenzione del Consiglio di Amministrazione, il coordinamento della Direzione Generale e, soprattutto, l’impegno dei nostri collaboratori, ci consentono di accelerare il nuovo assetto organizzativo e il conseguente miglioramento del servizio ai nostri 20mila Soci ed ai 95mila clienti“.