Il bilancio della Banca di Udine.
Il bilancio d’esercizio 2022 della Banca di Udine è stato approvato in data 29 aprile dall’Assemblea dei Soci che si è riunita presso L’Ente Fiera di Udine. I dati attestano che la Banca continua il proprio percorso di crescita in maniera equilibrata, registrando un costante incremento delle masse nonostante il contesto fortemente competitivo e il perdurare della criticità del quadro congiunturale.
“Il 2022 è stato un anno ricco di sfide e di soddisfazioni – sottolinea il presidente di Banca di Udine Lorenzo Sirch – Siamo orgogliosi di avere la possibilità di condividere con voi il conseguimento di un risultato straordinario, supportato certamente da alcune componenti eccezionali, ma inscindibilmente legato alla solidità del nostro core business, alla scrupolosa azione di contenimento dei costi, all’attento presidio del rischio di credito. Il contesto di riferimento ci impone tuttavia di non abbassare la guardia e di leggere questi risultati lusinghieri in prospettiva e con prudenza e di riflettere su come, la solidità di una banca, sia un valore primario e irrinunciabile per mantenere e accrescere la capacità di gestire le situazioni più complesse.”
Il risultato.
L’anno si è chiuso con la registrazione di un utile ante imposte di 9,55 milioni di euro, in aumento del 81,76% rispetto all’anno precedente. Un contributo importante è stato apportato sia dalla marginalità della gestione del denaro (+33,69%) sia dalla componente servizi (+6,52%), che hanno determinato un margine di intermediazione pari a 19,18 milioni di euro, in crescita del 16,97% rispetto all’esercizio precedente.
Le masse intermediate sono aumentate di 29,57 milioni di euro (2,55%). Nel dettaglio la raccolta complessiva a fine esercizio, pari a 787,60 milioni di euro, ha evidenziato un aumento di 22,39 milioni di euro (+2,93%) rispetto a fine 2021. In particolare, la raccolta diretta si attesta a 540,29 milioni di euro e la raccolta indiretta, relativa agli strumenti di risparmio amministrato e gestito acquistati dalla clientela per il tramite della Banca, ammonta a 247,30 milioni di euro.
I finanziamenti alla clientela ordinaria, quella rappresentata da famiglie e imprese, si attestano al 31 dicembre 2022 a 402,24 milioni di euro e registrano un aumento del 1,82% rispetto all’esercizio precedente.
Il totale dei crediti deteriorati lordi si attesta, infatti, a 6,23 milioni di euro (in calo del 46,88%) mentre l’esposizione netta è pari a 1,42 milioni di euro, con un indice di copertura del 77,12% significativamente superiore al dato medio del sistema bancario, così come gli ottimi livelli di copertura dei singoli comparti, pari al 94,94% per le sofferenze, al 69,35% per le inadempienze probabili e al 72,63% per gli scaduti.
I crediti deteriorati netti in rapporto al totale dei crediti verso clientela sono estremamente contenuti e pari allo 0,24%, considerando solamente le sofferenze nette il rapporto è pari allo 0,02%, dati che confermano, anch’essi, una qualità del credito estremamente migliore di quella espressa dalla media del sistema bancario.
L’elevata qualità degli attivi trova conferma in un indice di rischio, Texas Ratio, pari al 8,84%, un dato contenuto e in notevole contrazione rispetto al 17,25% dell’esercizio precedente.
Anche dal punto di vista patrimoniale la Banca esprime grande solidità con un coefficiente di solvibilità patrimoniale (CET1 ratio) pari al 26,94%, dato che si colloca ben al di sopra di quanto richiesto dalla normativa e in ulteriore rialzo rispetto al 25,24% registrato nel 2021.
Il totale dei fondi propri a fine anno si attesta a 64,53 milioni di euro, in incremento del 15,46% rispetto all’esercizio precedente.
“Con orgoglio possiamo sottoporre alla Vostra attenzione i risultati del 2022 – aggiunge il Direttore Generale Giordano Zoppolato – che attestano lo stato di salute della Banca, le nostre finalità mutualistiche, l’interesse verso lo sviluppo comunitario e lo sguardo rivolto in ottica intergenerazionale. I nostri Soci e i nostri Clienti sanno di poter contare su questi numeri e questo, ci ha portato a mantenere una solida base sociale che conta alla fine dell’esercizio 4.445 unità. Abbiamo potuto quindi confermare il nostro ruolo mutualistico – aggiunge Zoppolato – erogando oltre 160 mila euro di contributi tra beneficienza e sponsorizzazioni, nella consapevolezza delle costanti necessità di supporto delle realtà del terzo settore e delle associazioni sportive e culturali.”
Alla luce di questi risultati l’Assemblea dei Soci ha approvato la distribuzione di un dividendo del 3,5% del valore nominale e una rivalutazione dell’azione del 3,5%.