VisionAlps fa tappa in Carnia.
VisionAlps è stato ideato da Innovabilify, la prima Business Acceleration Agency dedicata all’”innovability”, un concetto che unisce l’innovazione (lo strumento) con la sostenibilità (il fine da raggiungere). Dopo il successo delle tappe di Trento, Bolzano e Cortina, l’appuntamento in Carnia intende focalizzare ancor di più il rapporto fra territorio alpino e innovazione. Sullo sfondo le risorse del PNRR che richiedono progettualità integrate da parte dei sistemi territoriali. L’appuntamento è fissato per il 26 ottobre dalle 9 e 30 alle 18, presso il Parco Tecnologico di Amaro.
“Quest’anno – spiega Gianluigi Ferri, Ceo di Innovabilify – saremo presenti in Carnia, un altro territorio di confine, unione di culture, in una regione leader sui temi dell’innovazione quale il Friuli Venezia Giulia. Una tappa importante, dunque, sulla quale abbiamo fortemente voluto creare la connessione fra il mondo delle imprese e i soggetti che oggi guardano alla montagna come luogo ideale per l’innovazione digitale”. Durante tutte le tappe, sono programmati in agenda momenti di analisi, di confronto e di networking con relatori illustri.
“Abbiamo voluto qui in Carnia una tappa di VisionAlps – spiega Roberto Siagri, presidente di Carnia Industrial Park – per favorire l’inserimento del nostro territorio in questa importante rete di città e territori alpini. Il digitale può rappresentare una straordinaria opportunità di rilancio, sia per le imprese che, più in generale, per un nuovo modello di politiche per il sociale e per le infrastrutture. Poterci confrontare con esperti e testimoni così importanti è di grande stimolo e ci auspichiamo possa contribuire alla costruzione di solide relazioni per nuove progettualità”
La pandemia prima e le conseguenze del conflitto alle porte dell’Europa dopo, hanno accelerato processi di trasformazione dei modelli di sviluppo locale e di organizzazione del lavoro. I grandi temi dell’autonomia energetica, della sostenibilità e della digitalizzazione sono al centro di temi di discussione a livello politico e imprenditoriale.
I nomadi digitali e la montagna.
Un altro tema centrale per le nostre Alpi, con l’obiettivo di porre un freno allo spopolamento dei comuni montani, è quello del nomadismo digitale, che si è diffuso o intensificato durante la pandemia. Secondo uno studio dell’Associazione italiana “Nomadi digitali”, questa nuova dimensione del lavoro interessa maggiormente le donne, mentre l’età di riferimento va dai 25 ai 44 anni (67%). Cade uno stereotipo: non stiamo parlando solo di freelance. Il “nuovo” nomade digitale è un dipendente o collaboratore (52%), è impiegato nei settori del marketing e comunicazione (27%), presenta un alto livello di istruzione (il 42% ha una laurea e il 31% un master o un dottorato). Lo studio dimostra inoltre che, nella scelta di lavoro da remoto, porta con sé la famiglia. Da qui la necessità, per i territori alpini, di investire nei servizi per la famiglia e per nuovi modelli di residenzialità.
L’agenda dei lavori.
Agenda 2030 – Innovazione per lo sviluppo sostenibile
L’innovazione per lo sviluppo sostenibile riguarda la riconfigurazione dei nostri sistemi economici, sociali e ambientali in modi che garantiscano un equilibrio tra le esigenze attuali e quelle delle future generazioni. Con l’adozione di nuovi modelli di business, la ricerca di soluzioni energetiche nuove, l’ottimizzazione delle risorse e l’implementazione di strategie circolari, affrontiamo le sfide globali come il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità e le disparità sociali. La vera essenza dell’innovazione sostenibile risiede nella capacità di unire profitto, persone e pianeta in un equilibrio armonioso.
Green e Smart Energy – energie rinnovabili e Comunità Energetiche per lo sviluppo dei territori
Il concetto di Green e Smart Energy emerge come una soluzione cruciale per affrontare le sfide energetiche e climatiche. Le energie rinnovabili, come il solare, l’eolico e l’idroelettrico, stanno integrando e in parte sostituendo le fonti energetiche tradizionali, riducendo le emissioni tossiche e promuovendo un futuro energetico sostenibile. Ma è tuttavia l’aspetto “smart” che porta l’innovazione ad un altro livello. L’integrazione delle tecnologie digitali, infatti, permette una gestione e distribuzione dell’energia più efficiente e flessibile, adattandosi in tempo reale alle esigenze dei consumatori, ad esempio con la costituzione di Comunità Energetiche.
Verso l’Industria 5.0 – l’innovazione digitale e sostenibile al servizio delle imprese
L’Industria 5.0 rappresenta la prossima rivoluzione industriale, in cui l’innovazione digitale si fonde con la sostenibilità per creare un nuovo paradigma produttivo. Questo approccio va oltre la semplice automazione offerta dalla precedente Industria 4.0, integrando l’Intelligenza Artificiale, l’Internet delle Cose e le tecnologie avanzate di produzione con principi ecologici e una maggiore enfasi sull’elemento umano. Le imprese che abbracciano l’Industria 5.0 non vedono l’innovazione tecnologica e la sostenibilità come binari separati, ma invece come elementi interconnessi.
Innovazione tecnologica e nuova imprenditorialità
L’innovazione tecnologica ha radicalmente trasformato il panorama imprenditoriale. I protagonisti di questa trasformazione stanno riscrivendo le regole del gioco in ogni settore, dal commercio elettronico alla biotecnologia, dall’energia rinnovabile all’intelligenza artificiale. La nuova imprenditorialità non si limita a creare prodotti o servizi; mira a risolvere problemi complessi, a colmare lacune nel mercato e a rispondere alle esigenze in continua evoluzione della società. In questo contesto dinamico, la capacità di adattarsi rapidamente e di collaborare su piattaforme globali diventa centrale. Questa epoca di innovazione ha anche abbattuto le barriere tradizionali all’ingresso nel mondo imprenditoriale, consentendo a molti di trasformare una visione o un’idea in una realtà di successo.
Lavorare digitalmente nelle Alpi – missione impossibile o potenzialità emergente?
Forte è l’attrattività delle Alpi per smart workers italiani e internazionali. Un trend che può trasformarsi, se opportunamente gestito e valorizzato, in nuova occasione di crescita e di freno allo spopolamento. Rappresenta un’occasione anche per l’attrazione di giovani talenti e professionisti, team di startup o divisioni di PMI digitali (dalle città di pianura) che vogliono combinare il lavoro con la qualità della vita.
Come si muove il mercato del lavoro dei professionisti dell’innovazione in Friuli? Le posizioni aperte, le aziende e i candidati.
In questa sessione saranno presentati i servizi avanzati di recruiting di Experis favorendo l’incontro dei potenziali candidati con le imprese del territorio.