L’allarme per il rincaro dell’energia elettrica in Fvg.
“Il rincaro della bolletta energetica mette a rischio non soltanto la ripartenza, ma addirittura la sopravvivenza di alcune aziende del comparto materiali da costruzione”.
L’allarme è di Alexandro Luci, che guida il Gruppo materiali da costruzione in Confindustria Udine. “Stiamo monitorando con preoccupazione l’escalation congiunturale dei prezzi delle principali commodity – conferma Luci -. Tra questi, c’è sicuramente il prezzo dell’energia elettrica. I costi energetici, infatti, hanno una rilevanza particolarmente forte per motivi intuibili: energia elettrica e gas metano sono indispensabili per le produzioni manifatturiere e colpiscono quindi, in maggiore o minore misura, tutte le aziende, con effetti a cascata sulle relazioni commerciali all’interno delle filiere e sul prezzo finale dei beni. Naturalmente, le più colpite sono proprio le imprese energivore, in particolare quelle del comparto dei materiali da costruzione, che ci stanno segnalando enormi difficoltà”.
Aziende costrette ad aumentare i listini.
“Negli ultimi giorni – sottolinea il capogruppo – alcune imprese del settore stano ritoccando i propri listini, maggiorandoli di circa il 30%, ma tutto questo, ammesso che il mercato lo consenta, rischia di non bastare. Se le dinamiche non cambiano, infatti, tra circa un mese saranno costrette a rivedere i listini con un ulteriore 20% di aumento. Tutto questo, si badi bene, soltanto per recuperare gli aumenti di costo. Se il mercato interno, però, non recepirà questi aumenti le imprese non avranno alternative e saranno costrette a fermare la produzione entro l’anno. Senza contare il problema del credito, perché i fornitori, a seguito del fatturato mese più che triplicato, potrebbero chiedere alle aziende garanzie fidejussorie per continuare a fornirle. Se così fosse, le imprese semplicemente sarebbero costrette a chiudere”.