Trattativa mancata con Witor’s per Gorizia.
La trattativa tra la Witor’s e la Pernigotti è saltata. La comunicazione è stata fatta il 27 maggio dalla proprietà turca della fabbrica dei gianduiotti ai sindacati aziendali tramite una videoconferenza. Un colpo di scena visto che tra la Witor’ s e la Pernigotti era già stata firmata una lettera di intenti, cosa che aveva fatto ben sperare: a Novi Ligure sarebbero dovuti rimanere venticinque dipendenti su sessanta, con alcune produzioni traferite a Cremona e a Gorizia. La Witor’s ha infatti due stabilimenti produttivi in Italia, a Cremona e a Gorizia, per un totale di 220 addetti. Saltando la trattativa la Pernigotti tornerà a produrre i famosi gianduiotti da sola, e non a Gorizia, come fino a poco tempo fa si era sperato.
Erano pronti a incontrare la Witor’s per avviare il confronto sulla loro proposta, ha spiegato Raffaele Benedetto della Flai-Cgil. A quanto pare, sui tavoli della trattativa, prima che tutto saltasse, si era parlato di progetti interni con un nuovo anno di cassa integrazione da richiedere al ministero dello Sviluppo economico. Adesso, con la trattativa che non c’è più rimane la preoccupazione su come farà il Mise a concedere altri dodici mesi di ammortizzatore sociale per i 60 dipendenti. Ed è sempre Raffaele Benedetto a sottolineare come la cassa integrazione (in scadenza il 30 giugno) è stata concessa senza che Pernigotti abbia investito niente dei 4 milioni del piano industriale presentato nel 2021.