Il castello di Gorizia.
La prima raffigurazione certa del Castello Di Gorizia risale al 1307 e si trova impressa sul sigillo concesso alla città da Alberto II d’Asburgo detto lo sciancato. E, sebbene la figura presente sul sigillo sia molto stilizzata, si riesce a distinguere chiaramente il mastio della fortezza Goriziana.
Le origini del castello risalgono infatti al X secolo, quando venne realizzato il ‘famoso’ mastio di pietra, un fossato e una palizzata. Il castello venne poi ampliato nel 1200, con l’aggiunta di un palazzo regale e di un edificio di due piani. Dapprima di proprietà di Massimiliano I d’Asburgo nel XVI secolo, poi della Serenissima, il castello fu modificato da quest’ultimo con alcune aggiunte di sapore rinascimentale, volte a controbattere l’uso dei cannoni. Nell’occasione venne demolito il maschio medievale. Le ultime aggiunte architettoniche risalgono al ‘700, quando vennero inserite le polveriere, una serie di massicci muraglioni e i bastioni difensivi. Nell’occasione vi collaborò il matematico e astronomo Edmond Halley, famoso per aver dato il nome alla cometa del 1758.
Il castello, gravemente danneggiato durante la prima guerra mondiale, venne recuperato negli anni Trenta con un intervento volto a privilegiare l’aspetto medievale, rimuovendo le modifiche successive, specie l’uso dell’intonaco bianco per le mura grigie. Oggigiorno si presenta infatti come un castello fieramente ‘medievale’, nonostante le tante modifiche successive.