Il vincitore del concorso dei Filarmonici friulani.
Annunciato il brano vincitore del primo Concorso biennale di composizione “Filarmonici Friulani”, indetto dall’orchestra giovanile omonima insieme al Coro Polifonico di Ruda con il supporto di Regione Fvg e Fondazione Friuli per premiare un compositore o compositrice under 35, chiamato a comporre un brano originale ispirato all’opera di Leonardo Da Vinci e alla cultura rinascimentale. È “Seirenes”, cantata in tre tempi per coro di voci maschili e orchestra d’archi, del giovane compositore Alessio Domini, già vincitore di numerosi riconoscimenti nazionali ed internazionali.
Palcoscenico della premiazione del concorso e della prima esecuzione assoluta del brano sarà la Basilica di Aquileia, luogo dal valore storico incommensurabile della nostra Regione e perfetto per accogliere l’evento. Il concerto diretto dal Maestro Walter Themel si svolgerà domenica 27 settembre alle ore 20.45, e conclude sia il ciclo dei Concerti in Basilica 2020, organizzato dalla Fondazione SoCoBa (Società per la conservazione della Basilica di Aquileia), che “Metamorphosis”, la prima stagione diffusa dell’Off.
“Siamo soddisfatti ed emozionati per la preziosa sinergia artistica realizzatasi con il Coro Polifonico di Ruda, la Regione Friuli Venezia Giulia e la Fondazione SoCoBa che hanno reso possibile non soltanto la realizzazione di questo primo importante concorso atto a valorizzare i giovani compositori, ma anche una premiazione in un contesto d’eccezione”, a dichiararlo il presidente dell’Orchestra Gabriele Bressan.
Il brano di Alessio Domini è stato capace di convincere la commissione per la cura e l’attenzione nella scrittura per coro e orchestra, mai semplicistica, ma anzi innovativa, interessante e con una notevole resa timbrica. “Il brano è risultato accattivante per alcuni valori aggiunti particolarmente attinenti allo spirito del concorso: primo fra tutti il riferimento al mondo rinascimentale, sviluppato non solo attraverso un testo di Leonardo da Vinci, ma anche grazie al fatto che il materiale musicale è interamente derivato da una danza cinquecentesca friulana raccolta e trascritta da Giorgio Mainerio. Completa il quadro l’interessante uso di testi in diverse lingue, dall’italiano leonardesco fino al greco antico (l’omerico canto delle Sirene, da cui il titolo) e al friulano”, ha affermato la commissione esaminatrice.