Il primo giorno dell’anno in Friuli.
Nelle case di tutto il Friuli, fino ad un tempo non molto lontano, era tradizione celebrare il primo giorno dell’anno con un rito scaramantico e portafortuna, sia nelle case del centro storico sia in quelle di campagna: la padrona di casa doveva alzarsi di buon mattino per pulire bene il Fogolar dalla vecchia cenere, perché “cenere nuova, fortuna nuova”.
Solo dopo questa operazione scaramantica veniva acceso il fuoco. Il primo giorno dell’anno, per accogliere la buona sorte, ogni persona indossava un abbigliamento nuovo e le donne i gioielli da sposa in filigrana. La nonna allacciava al collo un nuovo collarino che, al centro, portava sempre un ornamento prezioso.
Dopo la Messa del mattino.
Dopo aver partecipato alla Messa mattutina, in famiglia si rinnovavano gli auguri. Per il pranzo di Capodanno, la tavola era preparata con le stoviglie più preziose, arredata con la tovaglia delle feste di fiandra ricamata, al centro del tavolo facevano bella mostra i candelabri attorniati da frutta fresca e secca.
Il menù di Capodanno.
Almeno una portata del menù di Capodanno era di carne di maiale simbolo della fertilità, se non era stato consumato nel cenone di mezzanotte che prevedeva per tradizione le portate di zampone con le lenticchie.
Il pranzo di Capodanno era una buona occasione per festeggiare con i migliori vini di casa la festa e accompagnare nel migliore dei modi il ricco menù costituito da molte portate. A fine pranzo, erano consumati il mandorlato, i biscotti e fette di torta casereccia.