Il senso del limite, edito dalla Rizzoli.
L’ultimo libro di Gianni Zanolin, Il senso del limite, è ambientato tra le strade di Pordenone e racconta dell’omicidio del sindaco, all’inizio scambiato per un suicidio, ma tanti dettagli non tornano: come mai sono spariti sia i cellulari che il computer?
Gli intrecci della trama.
Anche all’interno del Comune, l’aria è diventata pesante, ci si accusa a vicenda e l’intervento del commissario Vidal Tonelli diventa imprescindibile. È un personaggio con un carattere difficile, vedovo e alla ricerca di compagnia femminile. Ama la sua terra e non sopporta la deriva a cui sta approdando.
Nel libro si trova molto Friuli: la gente, le osterie, il cibo accompagnato dal vino, ma anche il passato fatto di sfarzo industriale e benessere. È molto chiaro il disincanto che prova il commissario per il suo paese, costellato da episodi di violenza e cinismo, dove la parola data non ha più il valore di un tempo.
Si indagherà sulla vita personale del primo cittadino, Dino Lorenzi, prima che diventasse tale, si scaverà nella sua famiglia, nel suo passato che verrà analizzato a ritroso per cercare un minimo indizio che porti a capire le cause di questo delitto. Era un uomo solitario, trattava le persone con un certo distacco, tanto che chi lo conosceva si era sorpreso della sua candidatura in politica.
Con la sua capacità narrativa, Gianni Zanolin svela una realtà falsa, minacciata da retroscena pericolosi e insidianti, un presente in cui vivono giovani senza prospettive, che scappano alla ricerca di qualcosa di più stimolante.
Gianni Zanolin è stato assessore alle Politiche sociali della città di Pordenone e ha lavorato per lo sviluppo della cooperazione sociale nel Sud, in particolare in Sicilia. È l’inventore del commissario Vidal Tonelli.