Il 21 marzo la durata del giorno è uguale a quella della notte. È l’equinozio di primavera che un tempo festeggiava “San Benedetto, la rondine sotto il tetto“. L’attesa primaverile per il ritorno delle rondini non ha perso il suo fascino ed è rimasta immutata per il giorno che segna la data ufficiale dell’inizio della primavera.
Il ritorno delle rondini.
Le rondini tornano ogni anno allo stesso nido dell’anno precedente, disposto sotto le travi o in luoghi sporgenti, costruito dalla coppia di piccoli uccelli, con fango e paglia; le femmine vi depongono dalle 4 alle 6 uova. Anche le rondini, però, hanno modificato le loro millenarie abitudini, e ciò è dovuto all’aumento della temperatura e all’ampliamento del deserto del Sahara.
Per il loro viaggio di migrazione, le rondini sono costrette a volare più a lungo con pochi luoghi e oasi su cui riposare. Le rondini arrivano dall’Africa, soprattutto dalla Nigeria, luogo prescelto per lo svernamento dall’80% di quelle che, dalla primavera all’autunno, soggiornano in Friuli e in Europa.
Lo spettacolo della migrazione.
Ogni migrazione è uno spettacolo grandioso: circa 60 milioni di rondini volano a 50 chilometri all’ora superando il Sahara e il Mediterraneo. Qualche rondine si ferma in Sicilia, altre proseguono per il Nord Mediterraneo e via via per l’Europa. Nei luoghi di partenza africani, le rondini si radunano a folti gruppi nei loro dormitori, di solito formati dai canneti delle zone umide.
Nel mese di febbraio, le rondini partono alla volta dell’Europa dove trascorreranno la stagione calda.
Le coppie di rondini sono fedeli.
Le coppie di rondini sono stabili negli anni. Gli studiosi però hanno scoperto che possono perdere la testa per i maschi dalla coda lunga. Per dimostrarlo, gli scienziati hanno dotato di code posticce alcune rondini maschio, verificando che diventano subito più attraenti e le femmine, se innamorate, depongono uova di qualità immunologica superiore e con più anticorpi.
A queste caratteristiche fisiche, sembra certo siano associate maggiori qualità di resistenza ai parassiti e più longevità. Insomma, sembra che le rondini femmine scelgano i maschi rondine con la coda lunga, per assicurare alla prole un migliore Dna.
I piccoli nel nido sono imbeccati a lungo dai genitori e in autunno sono pronti per svernare in Africa. Anche per la migrazione, nelle ultime stagioni si sono verificate delle modifiche: sono sempre più le giovani rondini che si fermano a svernare nelle regioni più calde dell’Europa. Quasi pensassero: il clima è mite in queste regioni meridionali, perché fare la lunga fatica per raggiungere l’Africa e poi rimettersi in viaggio per ritornare?